«Secondo l’assessore regionale all’Ambiente Sara Vito la contaminazione da Th (torio)-232 presente nel sito inquinato del poligono di Cellina-Meduna è dovuta sicuramente all’azione dell’uomo. Ciò nonostantenon ci sarebbero rischi per la popolazione. Parole ancora una volta insoddisfacenti da parte della giunta Serracchiani che mantengono intatte le nostre perplessità in merito alla gravità della situazione». La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Eleonora Frattolin non molla la presa sul caso della contaminazione della struttura militare vicino a Cordenons.
«Anche se le zone contaminate sono piccole e circoscritte, va ricordato che il torio 232 emette radiazioni 6 volte più pericolose dell’uranio impoverito e che raggiungono il massimo degli effetti negativi anche dopo 20/25 anni – sottolinea Frattolin -. Inoltre, nel marzo scorso, a seguito del rilevamento dei metalli pesanti all’interno del poligono, le forze armate hanno correttamente precluso la zona a ulteriori attività di addestramento per evitare incrementi dei valori di soglia».
«Recentemente abbiamo avuto però una segnalazione che non ha fatto altro che aumentare la nostra preoccupazione – rivela la portavoce M5S -. Da due giorni, e per una durata di tre settimane, il poligono Cellina-Meduna ospita, infatti, le esercitazioni dell’intero reggimento 195° del corso “Impeto” Allievi Ufficiali di Modena. Parliamo di 220 militari che, a quanto ci risulta, non sono stati né minimamente informati della contaminazione né preparati a operare in contesti di questo tipo».
«Oltre alle azioni finora messe in campo, ci auguriamo pertanto che la giunta Serracchiani approfondisca quanto sta accadendo in queste ore all’interno del poligono, vigilando soprattutto sulla sicurezza dei giovani militari impegnati nelle esercitazioni».