La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illeggittimità dell’articolo 14 della legge regionale 3/2018 (Norme urgenti in materia di ambiente, di energia, di infrastrutture e di contabilità). La norma in questione, approvata a gennaio 2018 durante la scorsa legislatura, riguarda la rete degli impianti di distribuzione di carburante in Friuli Venezia Giulia.
“Fin da subito avevamo sollevato la questione – ricorda il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo – in quanto l’articolo prevedeva di fatto un’ulteriore proroga all’applicazione della legge regionale che indicava le condizioni di incompatibilità territoriale o di inidoneità tecnica degli impianti. Tutto questo dopo che erano stati dati praticamente quattro anni di tempo sia ai Comuni che alle aziende per verificare se gli impianti di distribuzione di benzina fossero compatibili o meno con il nostro territorio e con il nostro ambiente”.
La pronuncia della Corte Costituzionale, giunta lo scorso 16 maggio, ricorda come la disciplina statale prevedeva l’obbligo di iscrizione all’anagrafe degli impianti di distribuzione di carburanti entro agosto 2018, con la possibilità di adeguare le strutture incompatibili entro febbraio 2019 o, in caso contrario, di cessare l’attività entro novembre 2018.
“La norma regionale stabilisce invece che il il programma di adeguamento (non l’adeguamento) possa essere presentato entro due anni dall’entrata in vigore della stessa legge regionale” è scritto nella pronuncia che stabilisce “il chiaro contrasto” con la legge statale, con la conseguente illegittimità della norma regionale, in quanto la disciplina statale è riconducibile alle materie di competenza esclusiva dello Stato in fatto d sicurezza.