«Da quando siamo eletti in Regione abbiamo intensificato la nostra azione di controllo e nelle ultime ore ci siamo imbattuti in una cosa tanto curiosa quanto vergognosa. Alcuni amministratori pubblici, che già percepiscono una pensione, hanno chiesto alla Regione di potersi aumentare l’indennità di assessore con un aggravio di costi per i comuni anche del 50 per cento». La denuncia è contenuta in una interrogazione a risposta immediata che la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Eleonora Frattolin depositerà lunedì.
«Troviamo scandaloso che in questo momento di generale difficoltà qualcuno, sfruttando dei cavilli normativi, cerchi di aumentarsi lo stipendio da amministratore pur percependo già una pensione – sottolinea Frattolin -. I comuni di Pordenone e Porcia, per esempio, hanno aumentato l’indennità dei propri amministratori in pensione rispettivamente del 50% e del 35% dopo aver ottenuto il parere favorevole da parte della Direzione centrale Funzione pubblica e autonomie della Regione».
«A questo punto ci chiediamo se, prima di dare un parere del genere, qualcuno abbia valutato l’eventuale ripercussione sui conti pubblici, oggi che i costi andrebbero tagliati e non certo aumentati – attacca la portavoce M5S -. Per questo siamo convinti sia quanto mai opportuno modificare questo parere della direzione centrale, considerando il pensionato come un dipendente togliendo ogni dubbio alle interpretazioni normative. L’indennità non deve essere aumentata – conclude Frattolin -, visto che, essendo in quiescenza, non rinuncia ad alcun reddito».