“L’allarme lanciato dal sindacato di anestesisti e rianimatori conferma quanto avevamo affermato nei giorni scorsi: il Friuli Venezia Giulia ha raggiunto i livelli di guardia sia nei Pronto Soccorso che per quanto riguarda le terapie intensive”. Lo sottolineano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle. “Quanto dichiarato dagli operatori fa capire che la situazione non è rosea, come sbandierato fino a poche ore fa dal presidente Fedriga e dall’assessore Riccardi”.
“La Regione, rispondendo alle nostre domande, ha sempre minimizzato ogni problema affermando di avere 175 terapie intensive attive. I medici però ritengono che solo 45 siano posti dedicati ai pazienti Covid, aggiungendo che questi posti sono ormai saturi e che in ogni caso per implementarli servirebbe personale che attualmente non c’è. Il caso emblematico è quello di Udine – aggiungono i consiglieri Ilaria Dal Zovo, Cristian Sergo, Andrea Ussai e Mauro Capozzella – con 50 posti di terapia intensiva sulla carta ma solo 21 per i Covid”.
“Oggi è lo stesso Fedriga a dichiarare alle televisioni nazionali di prendere molto sul serio quanto affermato da anestesisti e rianimatori, quando poche ore prima i direttori dei Dipartimenti (magari sollecitati da qualcuno più in alto…) replicavano a quello stesso comunicato, ribadendo che le terapie intensive sono complessivamente 175, ma senza di fatto smentire la gravità della situazione” rimarcano gli esponenti M5S.
“La sensazione è che Fedriga e la sua Giunta siano in evidente difficoltà – concludono i consiglieri- Sarebbe il caso che il presidente si assuma la responsabilità di scelte mirate, che siamo pronti a sostenere con lo spirito collaborativo che ci ha sempre contraddistinto, per evitare di mettere completamente in ginocchio un sistema sanitario già in difficoltà e di finire in zona arancione o rossa”.