“I numeri certificano l’esistenza di un ‘caso Trieste’, come da tempo sosteniamo”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, commentando i dati Ires secondo cui nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia tra marzo e aprile di quest’anno si è registrato il 48,5% in più di decessi rispetto allo stesso periodo del 2019. “Già ai primi di maggio, in una seduta del Consiglio regionale a Udine, avevo sostenuto che sarebbe stato molto interessante confrontare i dati di mortalità rilevati in questi mesi con quelli degli anni precedenti”.
“Negli ultimi giorni anche l’assessore Riccardi aveva richiesto chiarimenti rispetto al fatto che si sarebbero registrati come decessi legati al Covid anche casi di incidenti di pazienti positivi. Azione corretta – rimarca Ussai – ma che dimentica di sottolineare che, dall’altro canto, su molti anziani morti in casa di riposo o a domicilio che presentavano sintomi sovrapponibili al Covid, spesso non sono stati testati se non quando richiesto espressamente dalle famiglie”.
“Adesso che anche l’Ires FVG certifica una crescita di quasi il 50% delle morti a Trieste nei mesi più pesanti della pandemia, anche se a livello regionale i dati sono più confortanti, ci auguriamo che non si continui a negare il ‘caso Trieste’ e che si comprenda perché chiedevamo, in maniera non strumentale, l’istituzione di una Commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid-19 nelle aree più colpite, bocciata in Friuli Venezia Giulia al contrario di quanto accaduto in altre regioni guidate dal centrodestra”.