«La tecnica è questa. In Aula non ci danno mai ragione, non appoggiano mai una nostra proposta, ci danno degliincompetenti, dei “menagramo” o dei “chiacchiere e distintivo”, usando parole di Al Capone. Passa qualche settimana o qualche mese ed ecco che ripropongono quella stessa posizione o quella stessa proposta come se fosse loro. La lista sarebbe lunga ma oggi fanno notizia le parole della Serracchiani sui vertici di CoopCa: “Sicuramente, sul piano delle responsabilità quantomeno morali, possiamo dire che siamo di fronte a una gestione molto poco oculata che ha fatto scelte azzardate. Sono in molti a doversi perciò fare un esame di coscienza” – ha detto la presidente della Regione che nei fatti, come ha titolato il Messaggero Veneto, ha scaricato il cda di CoopCa».
Cristian Sergo, portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, torna sulla grave situazione in cui versa l’azienda cooperativa e sulle ultime dichiarazioni della vice segretaria del Pd nazionale.
«Oggi, pertanto, ci corre l’obbligo di ricordare a tutti – aggiunge Sergo – che nella nostra mozione sulle cooperative discussa in febbraio ricordavamo alla giunta quali fossero le sue prerogative previste dalla legge regionale, tra cui il commissariamento. La presidente, probabilmente, non ne era a conoscenza, tant’è chequando ad ottobre è intervenuta la Procura di Trieste nel caso delle Cooperative Operaie aveva esultato lamentando i pochi poteri a sua a disposizione. Cosa hanno fatto, invece, davanti alla nostra proposta? Dopo aver annunciato che chi ha portato la Coopca in questa situazione non poteva portarci fuori da qui, hanno lasciato quasi tutti al loro posto, sostenendo che i membri del consiglio d’amministrazione fossero le persone più qualificate a gestire questa fase di transizione, in virtù della conoscenza – molto profonda – delle problematiche della CoopCa, per lamentarsene solo ora».
«In Aula il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, era stato ancora più esplicito, lamentando come la “non decisione” della presidente Serracchiani e dell’assessore Bolzonello di commissariare la CoopCa (ex articolo 2545 del Codice Civile), abbia finito per tutelare esclusivamente il sistema cooperativo, invece di salvaguardare i lavoratori e i soci che hanno prestato i soldi a questa cooperativa».
«Forse la Serracchiani farebbe meglio a darci ragione subito e non a scoppio ritardato su tutti i fronti attaccandoci e definendo ripugnanti le nostre azioni politiche che, al contrario – conclude Sergo -, si basano sempre su fatti documentati e circostanziati».