“È quanto meno singolare che la Net non si senta parte in causa delle tristi vicende che riguardano le due sedi della Daneco di Udine e di San Giorgio di Nogaro. Ad affidare i lavori alla società romana è stata infatti proprio la partecipata dei comuni friulani. Così come la decisione di chiudere l’impianto di via Gonars a Udine, per farne un altro in project financing, è sempre della Net”. Il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Cristian Sergo commenta così le ultime affermazioni del direttore generale di Net Massimo Fuccaro.
“Fa piacere che si prendano a cuore il futuro dei lavoratori – aggiunge Sergo -, ma avrebbero dovuto pensarci prima di assumere certe decisioni e, soprattutto, molto prima che queste persone, che – sottolineiamo – per quanto riguarda San Giorgio non ricevono lo stipendio da due mesi, fossero costrette a portare tutta questa faccenda all’attenzione dell’opinione pubblica”.
“In fondo già nel 2012 si era trovato un accordo per scongiurare i licenziamenti dei lavoratori proprio in vista delle modifiche agli impianti di Udine e San Giorgio. Vista la situazione che si è venuta a creare ci auguriamo che a marzo, al tavolo con le organizzazioni sindacali, si parli anche di questo “mancato accordo”. E a questo proposito anche in questo caso c’è di mezzo il solito giallo. Abbiamo potuto visionare la convocazione per il tavolo ed era datata 9 marzo e non 8 marzo. Inoltre la lettera è stata inviata il 22 febbraio e non il 21 come Fuccaro ha affermato alla stampa. Siamo sicuri – conclude il consigliere regionale del M5S – che non siano stati convocati due tavoli differenti?”