«Il Gruppo Sangalli, a partire dal 2006, ha ottenuto dalla Regione, attraverso il Frie, tre mutui ipotecari per un totale di 72 milioni di euro. “Cifretta” che è servita all’impresa, che produce e commercializza vetro, per realizzareun nuovo impianto a San Giorgio di Nogaro. Pochi giorni fa l’assessore Bolzonello ha svelato a Roma che Sangalli – società tra l’altro partecipata da Friulia – è esposta per diversi milioni di euro nei confronti del fondo di rotazione e che lo stesso Gruppo sarebbe esposto anche con Mediocredito per altri 4 milioni di euro. Stiamo parlando, insomma, di un’operazione finanziaria disastrosa anche perché l’azienda nel suo complesso sta vivendo una grave crisi economica, con pesanti conseguenze anche per gli altri stabilimenti del Gruppo in Italia. È venuto il momento che la giunta Serracchiani spieghi apertamente i contorni di quest’ennesimo fallimento della politica regionale».
A chiederlo è il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Cristian Sergo, che ha depositato nei giorni scorsi una interrogazione per sapere quale importo debba essere ancora rimborsato dalle società del Gruppo Sangalli e per conoscere a quanto ammontino i crediti vantati dal Frie e da Mediocredito.
«Alcuni articoli di stampa – spiega Sergo –, comparsi in Puglia, sede dello stabilimento di Manfredonia dove rischiano il posto 400 operai, riportano infatti che ad oggi sarebbero stati restituiti solo 700 mila euro».
«E poi c’è molto da chiarire in merito al ruolo di Gianni Tulisso, uno dei “protagonisti” della Mappa del potere del Friuli Venezia Giulia che il MoVimento 5 Stelle ha presentato venerdì scorso. Tulisso – aggiunge il portavoce M5S – che il 7 luglio del 2014 è stato eletto sindaco del collegio sindacale della Sangalli Vetro Porto Nogaro spa. Peccato che, all’epoca, sul capo dell’ex amministratore di Friulia e Presidente di Finanziaria Mc, la società che controlla Banca Mediocredito, pendesse una richiesta di rinvio a giudizio nel processo riguardante il fallimento della Fadalti spa. Una richiesta che successivamente è stata formalizzata con un rinvio a giudizio datata 30 luglio 2014. È tanto normale che in quel processo sarebbe pronta a costituirsi parte offesa proprio la Banca Mediocredito?» si chiede il consigliere regionale Cristian Sergo.
«Di tutto questo avremmo voluto parlarne con i dirigenti di Friulia in I Commissione ma sappiamo già quali sarebbero state le reazioni degli altri consiglieri, che infatti hanno ribadito di non essere interessati al passato ma di voler guardare al futuro della partecipata. Ora la Regione deve attivarsi subito per intraprendere tutte le azioni del caso, per tutelare la posizione debitoria nei confronti della Sangalli Vetro Porto di Nogaro spa e le centinaia di famiglie coinvolte in questa vertenza, evitando possibilmente ulteriori sprechi di denaro pubblico. Anche perché – continua il portavoce M5S – Friulia, pur detenendo una partecipazione azionaria di maggioranza o di controllo, non ha provveduto a cambiare il Cda, rinnovando – in modo incomprensibile – la fiducia agli amministratori dell’azienda».
«È vero che bisogna guardare al futuro della società – conclude Sergo – ma è bene imparare dagli errori commessi in passato se si vuole davvero voltare pagina».