Cultura, Capozzi: Pn 2027, ora la festa ma subito al lavoro per sfruttare l’occasione

“Un nuovo e grande riconoscimento per l’intero Friuli Venezia Giulia, già in fermento per la ribalta mondiale garantita da GO!2025. Dalla festa transfrontaliera isontina a quella sulle sponde del Noncello. Pordenone ‘Capitale italiana della Cultura 2027’: non si può che fare i complimenti a tutti coloro che hanno reso possibile questo prestigioso successo e abbracciare le comunità locali che, in primis, dovranno saper approfittare di questa opportunità”.

Lo rimarca in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), manifestando il suo apprezzamento per la vittoria di Pordenone (ufficializzata pochi minuti prima dal ministro della Cultura, Alessandro Giuli), dopo aver superato un lotto di candidate oltremodo qualificate: da Alberobello e Aliano a Brindisi, Gallipoli e La Spezia; da Pompei e Reggio Calabria a Sant’Andrea di Conza e Savona.

“Adesso è il momento dei doverosi festeggiamenti, ma ben presto arriverà anche quello – aggiunge l’esponente pentastellata – di darsi da fare con ingegno e dedizione per attuare il programma culturale presentato nel dossier di candidatura”.

“Il contributo di un milione di euro già ottenuto – precisa Capozzi – costituirà ovviamente solo un punto di partenza lungo un percorso che non potrà essere ultimato senza cercare concrete sinergie con le altre realtà della regione in grado di offrire il loro supporto con creatività e approfittando di un comune patrimonio storico e naturale che, oggi più che mai, è sotto i riflettori internazionali”.

“Ovviamente, questa immensa vetrina dovrà costituire uno stimolo per operare a 360° e non dovrà mai essere utilizzata – sottolinea la rappresentante del M5S – per nascondere sotto il tappeto le piccole-grandi problematiche di ogni giorno che, anche a Pordenone, purtroppo non mancano. Come, non a caso, la recente esclusione di alcuni bambini dall’utilizzo delle mense scolastiche”.

“Ancora un plauso, dunque, a Pordenone per questo legittimo riconoscimento – conclude Capozzi – e un sincero ‘in bocca al lupo’ ai pordenonesi che potranno portare a lungo sul petto questa invidiabile medaglia”.