“Un provvedimento normativo non ispirato ai principi di reale programmazione, di uso razionale degli spazi e di consumo del suolo zero o di tutela del bene comune”. È il giudizio espresso dalla capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Ilaria Dal Zovo, al disegno di legge 96 in materia di paesaggio, urbanistica e edilizia, approvato oggi in aula
“Eravamo e rimaniamo contrari a questo disegno di legge, perché le norme rimaste faranno solo del male alla nostra regione e al nostro suolo – afferma Dal Zovo -. Le deroghe inserite consentiranno di cementificare suolo vergine, in una regione già provata da questo triste primato. Siamo infatti al quarto posto per consumo di suolo, tra le regioni italiane. I dati del 2019 ci indicano che abbiamo consumato qualcosa come 334 campi di calcio”.
“Abbiamo proposto emendamenti di buon senso, che volevano inserire tra i principi la tutela del suolo e il vincolo, per la regione, di raggiungere quegli obiettivi europei di zero consumo di suolo al 2050, e un’opportunità importante di dare ai sindaci lo strumento per realizzare città verdi e resilienti ai cambiamenti climatici – sottolinea la capogruppo -. La risposta però della maggioranza è stato un semplice no, senza nemmeno argomentare il loro voto contrario”.
“Non è certo così che facciamo un bel servizio ai cittadini del Friuli Venezia Giulia. Che la politica di questa maggioranza sia quella di creare lavoro, economia e costruzioni, anche a discapito dell’ambiente, lo avevamo già capito, e oggi lo stesso capogruppo della Lega ce l’ha ricordato. Pensavamo che il tutto si potesse fare nel rispetto del territorio: una volta che avremo terminato il suolo, non avremmo più nulla da consumare – conclude Dal Zovo – e questa è un’ipotesi che non possiamo nemmeno prendere in considerazione”.