“Pur condividendo la necessità di intervenire per aiutare i cittadini e gli imprenditori della nostra regione in questo momento di grave crisi, quella emanata da Fedriga e in vigore da ieri è di fatto una ‘disordinanza’. Ciò perché da una parte allarga le maglie rispetto al DPCM nazionale e dall’altra perché molte delle novità inserite stanno solo creando caos e confusione, riempiendo i taccuini delle multe e i conseguenti inevitabili ricorsi dei cittadini”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo.
“La possibilità di andare a correre, ma non nei parchi e giardini pubblici che comunque fino al 4 maggio saranno chiusi, ne è l’esempio più lampante – sostiene Sergo – Si crea ulteriore confusione nei cittadini anche perché per raggiungere un lungomare lo si può fare solo a piedi o al massimo in bici, ma non in auto”.
“Anche la possibilità di intervenire sulle imbarcazioni da diporto per opere di manutenzione ha creato più caos che altro. – aggiunge il consigliere M5S -. In vigenza del DPCM nazionale non si può uscire dal proprio Comune se non per motivi di salute o necessità, quindi è consentito solo ai residenti recarsi negli ormeggi (e non nelle rimesse) del proprio municipio. Tutto chiaro? Certo che no, perché leggendo le FAQ presenti sul sito della Regione in merito alla possibilità di effettuare questa attività anche al di fuori del Comune di residenza, si afferma di sì e che le attività ‘sono autorizzate sia per gli artigiani che per i proprietari’. Ma come sappiamo lo spostamento fuori Comune sarebbe permesso solo per motivi di necessità”.
“Sul ‘take away’ – prosegue Sergo – l’ordinanza prescrive in modo chiaro che ‘la vendita per asporto sarà effettuata previa ordinazione da remoto (quindi con il telefono o via internet) garantendo che gli ingressi per il ritiro dei prodotti ordinati avvengano per appuntamento, dilazionati nel tempo allo scopo di evitare assembramenti all’esterno’, ma nelle FAQ si parla soltanto di servizio ‘su ordinazione che venga organizzato dal gestore in modo da evitare file o assembramenti’. In più deve essere chiaro che non si possono consumare cibi e bevande per strada, altrimenti verrebbe meno l’obbligo di coprirsi la bocca con la mascherina o altro indumento. Ai cittadini andrebbero spiegate bene le modalità altrimenti rischiano, loro e i gestori, multe salate”.
“La riapertura effettiva delle attività e dei cantieri è già in parte avvenuta grazie alle Prefetture, ai ministri De Micheli, Patuanelli e Speranza, e al Governo che è sempre stato dalla parte dei cittadini e degli imprenditori e in maniera graduale provvedere a riaprire tutte le attività – conclude il consigliere regionale -. Per farlo ogni cittadino deve dimostrarsi responsabile, così come ogni governatore dovrebbe agevolare questo processo e non inventarsi soluzioni che di fatto creano solo ulteriori problemi”.