“Siamo contenti di leggere sui giornali che dopo due anni di duro lavoro del consigliere Mazzolini si sia arrivati all’approvazione della legge sull’idroelettrico. Almeno sappiamo finalmente di chi sia la responsabilità se il testo approvato in Giunta ad agosto prevedeva una società dove la maggioranza poteva essere in mano ai privati e non alla Regione, che l’energia prodotta in Carnia e ceduta gratuitamente dai gestori rimanesse solo per una parte in montagna, che parte dei canoni introitati venissero distribuiti altrove e che non ci fossero tutele sufficienti per i lavoratori del settore”. Lo rilevano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Mauro Capozzella.
“Solo grazie al lavoro dell’opposizione – rimarcano gli esponenti M5S – di concerto con gli uffici e con l’assessore Scoccimarro, senza che Mazzolini presentasse nemmeno un emendamento (cosa che altri colleghi di maggioranza hanno fatto, contribuendo a migliorare il testo), ieri sono state accolte le istanze messe nere su bianco dalla nostra proposta di legge, presentata insieme a tutti i Gruppi di minoranza”.
“In questo modo abbiamo ottenuto che il 100% dell’energia ceduta gratis rimanga in montagna, così come il 100% dei canoni introitati, che la società mista pubblico-privata sia almeno al 51% regionale e che i lavoratori vengano tutelati e riassorbiti tutti – ricordano Sergo e Capozzella -. È la sottile differenza tra chi ama parlare e chi pensa a fare. A Mazzolini riconosciamo un unico merito, quello di avere schiacciato il bottone verde una quarantina di volte seguendo i dettami della Giunta, per il resto il suo contributo è stato pari agli interventi in aula. Zero”.