Ammontano a 12,8 milioni di euro le risorse che arriveranno in Friuli Venezia Giulia grazie alla cosiddetta “norma Fraccaro” inserita nel Decreto Crescita del Governo. Lo rende noto il Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle. L’intervento assegna complessivamente 500 milioni di euro ai Comuni italiani nel 2019 per l’efficientamento energetico e l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili ma anche la messa in sicurezza di scuole e altri edifici pubblici e progetti per la mobilità e lo sviluppo sostenibile”.
Secondo i criteri di riparto indicati dalla norma, all’ex Provincia di Udine andranno complessivamente 7,5 milioni di euro, al Pordenonese 3,2 milioni, all’Isontino 1,6 milioni mentre all’area di Trieste 540 mila euro. Gli scaglioni previsti assegnano 210 mila euro ai Comuni sopra i 100 mila abitanti (in Fvg c’è solo Trieste), 170 mila euro a quelli nella fascia 50-100 mila (Udine e Pordenone), 130 mila euro per i Municipi tra 20 e 50 mila abitanti (Gorizia e Monfalcone).
I Comuni fra 10 e 20 mila abitanti (18 in Friuli Venezia Giulia) avranno a disposizione 90 mila euro ciascuno, quelli nella fascia 5-10 mila (40 in regione) potranno godere di 70 mila euro; infine, i Comuni più piccoli con una popolazione inferiore ai 5 mila abitanti (che in Fvg sono 151) riceveranno 50 mila euro.
“Si tratta di un nuovo importante intervento del Governo dopo che già all’inizio dell’anno era stato approvato un decreto che assegnava complessivi 400 milioni di euro a favore dei Comuni sotto i 20 mila abitanti per la messa in sicurezza di edifici pubblici, scuole, strade e patrimonio culturale – ricordano i consigliere Ilaria Dal Zovo, Andrea Ussai, Cristian Sergo e Mauro Capozzella -. In quell’occasione il Friuli Venezia Giulia aveva beneficiato di risorse pari a 11,29 milioni”.
“La cosiddetta ‘norma Fraccaro’ – concludono gli esponenti M5S – mira anche all’abbattimento delle barriere architettoniche e proprio su questo tema, nella legge omnibus recentemente approvata dal Consiglio regionale, è stato approvato un nostro emendamento che prevede a questo scopo la destinazione da parte dei Comuni di almeno il 10% delle entrate derivanti dai contributi di costituzione e dalle sanzioni in materia edilizia e urbanistica”.