“Abbiamo sempre mantenuto un atteggiamento collaborativo e costruttivo per far sì che sburocratizzazione, semplificazione e snellimento delle pratiche fossero reali, ma ci siamo opposti nel momento in cui semplificare e snellire significava sottrarre procedure imprescindibili ad una congrua istruttoria e pareri motivati su temi importanti come la tutela del paesaggio, dell’ambiente e della salute dei cittadini. Su questi temi non intendiamo fare alcun passo indietro”.
Così in una nota la consigliera regionale del M5S, Rosaria Capozzi, spiega il voto contrario del Movimento 5 Stelle alle “misure di programmazione strategica per lo sviluppo del sistema territoriale regionale in materia di infrastrutture e territorio”.
“Con i nostri emendamenti – aggiunge Capozzi – siamo riusciti ad evitare una sicura impugnazione da parte del Governo. Abbiamo detto no a un disegno di legge che costituisce un atto di supponenza nei confronti della Soprintendenza dei beni culturali, perché si sarebbe dovuto tendere a un testo quanto più condiviso possibile, cosa che non è stata fatta”.
“Ma soprattutto – conclude la consigliera – abbiamo detto no a un disegno dove per una scelta politica, così come ribadito a più battute dall’assessore Amirante, non si è voluto introdurre il dibattito pubblico. Per noi il coinvolgimento delle comunità locali è importante per assicurare la maggiore rispondenza delle scelte progettuali ai bisogni delle collettività insediate sul territorio, consentendo di evitare situazioni di conflittualità, ma si punta invece invece all’accelerazione delle procedure di approvazione delle opere pubbliche, evitando di sprecare tempo e denaro. Quanto avvenuto nell’Aussa Corno insegna”.