Aggiorniamo il nostro articolo già pubblicato lo scorso 24 marzo https://www.movimento5stellefvg.it/decreti-fedriga-acciaieria-sangiorgio/ con la pubblicazione dei 10 decreti con cui la Regione Friuli Venezia Giulia e le Università di Udine e Trieste hanno già impegnato una spesa complessiva di 923.633,82 €uro. A carico dell’amministrazione regionale ci sono 825.772,82 €uro, mentre le Università comparteciperanno alla spesa rispettivamente con 67.861,00 €uro l’Ateneo Udinese e 30.000,00 €uro quello Triestino.
In tutti i decreti (che da oggi si possono scaricare qui https://bit.ly/NoAcciaieriaInLaguna) viene esplicitato che le opere per cui vengono richieste le consulenze quasi milionarie sono propedeutiche alla progettazione
dell’intervento di insediamento produttivo previsto, nella zona Aussa Corno Punta Sud in comune di San Giorgio di Nogaro.
Tutti i documenti, molti firmati nel 2022, sono scaricabili anche dal sito internet della Regione. Alcuni di questi sono stati pubblicati solamente il mese scorso (19 Luglio 2023), nonostante l’articolo 23 del d.lgs. 33/2013 rubricato “Obblighi di pubblicazione concernenti i provvedimenti amministrativi” disponga che le pubbliche amministrazioni pubblichino e aggiornino ogni sei mesi, in distinte partizioni della sezione «Amministrazione trasparente», gli elenchi dei provvedimenti adottati dagli organi di indirizzo politico e dai dirigenti.
Per quanto riguarda i contenuti, il più interessante è senz’altro l’accordo con l’Università di Trieste, nel quale viene riportato anche il coronoprogramma degli Studi affidati all’ateneo giuliano, secondo il quale la relazione finale dove essere resa per il mese di Luglio 2024. Non comprendiamo come ogni e qualsiasi decisione possa esser presa prima di tale data, anche perché vanificherebbe gli studi finanziati e richiesti, ma soprattutto come il Consiglio Regionale del Friuli Venezia, con i soli voti contrari dei consiglieri del Gruppo Misto (composto dal MoVimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra e Open FVG) abbia deciso di mantenere congelata la somma di 20.000.000,00 di €uro già stanziati per le infrastrutture nei terreni di Punta Sud. Milioni che, nonostante siano solo una prima parte dei 90 milioni di €uro che la Regione ha promesso ai proponenti di impegnare, non dovrebbero esser utilizzati prima del completamento degli studi propedeutici alla loro progettazione.
Eppure, un anno fa l’amministrazione regionale aveva garantito ai privati che le aree (e le infrastrutture) sarebbero state pronte entro il 31 dicembre 2024 per consentire all’investitore di chiudere il cantiere entro il 2026. Qualcosa non è andato come preventivato, da una parte il Movimento 5 Stelle ha cercato sempre di far luce su questa vicenda, dall’altro e soprattutto sono state raccolte 24173 firme per dire No all’Acciaieria in Laguna.