«Come fa l’avvocato Maddalena Spagnolo, assessore comunale di Latisana con delega alle pari opportunità, ad avvalorare una campagna di disinformazione votata all’odio di stampo sessista e omo/transfobico?!». A chiederselo sono la portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Eleonora Frattolin e gli attivisti del meetup Bassa Friulana in Movimento. Nel mirino dei pentastellati l’incontro intitolato “Giù le mani dai bambini”, organizzato venerdì a Latisana dalla Lega Nord Fvg e dall’Associazione “Giuristi per la vita”. L’evento, presentato come “una serata per parlare di famiglia, libertà educativa e ideologia gender”, vedrà la partecipazione del deputato Fedriga, del presidente nazionale Associazione “Giuristi per la vita” Gianfranco Amato e della stessa Spagnolo.
«Desta molta preoccupazione – attacca Eleonora Frattolin – che questa serata abbia come obiettivo quello di screditare la formazione scolastica pubblica sulla parità di genere, che dovrebbe essere il cardine di una società democratica fondata sul rispetto degli altri. Una parità di genere che va intesa come capacità della nostra società di abbattere gli stereotipi che legano le figure maschili e femminili allo svolgimento di determinati ruoli o professioni, a prescindere dagli orientamenti sessuali o dalla identità di genere di ogni singolo cittadino».
«Ancora più allarmante – aggiungono gli attivisti del del meetup Bassa Friulana in Movimento – è proporre a genitori ignari, e poco esperti delle complesse tematiche giuridiche affrontate, le finte verità enunciate dall’avv. Gianfranco Amato, presidente dell’associazione “Giuristi per la vita”, che non risulta nuovo a certe campagne di disinformazione, portavoce e baluardo della fantomatica ed inesistente “Teoria del gender”, uno spauracchio senza base scientifica che viene spesso agitato da gruppi fondamentalisti di matrice politica di estrema destra. Le informazioni date dall’avv. Amato, infatti, sono fuorvianti, in quanto decontestualizzate e imprecise. Ogni utilizzo del termine “genere” viene infatti estrapolato dal contesto normativo all’interno del quale esso è inserito per essere ricondotto nel quadro dialettico della “teoria gender” – così come da lui ridefinita – che sarebbe volta a spingere le giovani generazioni verso determinati orientamenti sessuali».
«Invitiamo pertanto, sia l’assessore Spagnolo che l’avv. Amato, a rileggere, nella loro interezza, le linee guida tracciate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità su queste tematiche. Nella loro introduzione è facilmente comprensibile, anche a chi non è esperto di questi argomenti, come gli obiettivi presi di mira da Spagnolo e Amato siano invece riconducibili a una educazione orientata verso il rispetto nei confronti della diversità, sia sessuale che di genere».
«Siamo certi – affermano i pentastellati – che l’assessore Spagnolo conosca il principio giuridico delle pari opportunità “inteso come l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo per ragioni connesse al genere, religione e convinzioni personali, razza e origine etnica, disabilità, età, orientamento sessuale o politico”. La discriminazione basata su religione o convinzioni personali, handicap, età o tendenze sessuali è proibita in tutta l’Unione europea poiché può pregiudicare il conseguimento degli obiettivi del trattato CE, in particolare il raggiungimento di un elevato livello di occupazione e di protezione sociale, il miglioramento del tenore e della qualità della vita, la coesione economica e sociale, la solidarietà e la libera circolazione delle persone».
«Siamo inoltre preoccupati degli effetti derivanti da questa campagna di disinformazione. Non solo essa tende a creare dei conflitti tra diverse categorie sociali sulla base di problematiche inesistenti ma non potrà fare altro che rendere ulteriormente più difficile il ruolo degli insegnanti. In Consiglio regionale, proprio per evitare il dilagare delle strumentalizzazioni, abbiamo appena fatto approvare un ordine del giorno che impegna la giunta regionale a incrementare le azioni di diffusione corretta delle informazioni riguardanti i contenuti della riforma scolastica sul rispetto delle differenze e la parità di genere, in particolar modo – conclude Eleonora Frattolin – nei confronti degli amministratori locali, i quali, visto il ruolo istituzionale ricoperto, avrebbero l’obbligo morale di informarsi adeguatamente prima di appoggiare crociate contro i mulini a vento».