MENTRE DESTRA E SINISTRA LITIGANO, I CITTADINI VENGONO PENALIZZATI

Più e più volte abbiamo ricordato che il sostegno al reddito sia una misura che il MoVimento 5 Stelle nel Friuli Venezia Giulia ha chiesto a gran voce sin dall’inizio della legislatura nel 2013. Purtroppo la sua attuazione ha visto l’erogazione dei primi contributi solo nei primi mesi del 2016. Quasi tre anni che non hanno permesso di prendere per tempo le giuste soluzioni, evitando caos, ritardi, proteste, disguidi, norme da noi proposte e votate in Consiglio definite dagli stessi assistenti sociali “salvagente”.

Il dibattito che doveva basarsi solo sulla relazione presentata dalla III Commissione all’Aula è stata l’occasione per analizzare la norma ai raggi X dalle diverse forze politiche. A questo dovrebbero servire le clausole valutative e le relazioni presentate al Consiglio, altrimenti verrebbe meno la funzione giudicatrice e correttiva della misura stessa. Così non fosse dovremmo limitarci solo a commentare i numeri, ma i numeri, se poi non sono completi, forniscono una immagine distorta rispetto a quanto stia accadendo al di fuori del Palazzo della Regione.

I numerosi ritardi tuttora persistenti, le associazioni di volontariato costrette ad anticipare i soldi ai beneficiari per poter pagare le utenze domestiche, il prossimo allineamento con un’altra misura nazionale. A gennaio infatti il Sostegno di inclusione attiva verrà sostituito dal Reddito di inclusione e la Regione, come abbiamo chiesto con una nostra mozione votata in Aula, è chiamata ad apportare anche i giusti e necessari correttivi.

A parole tutti quanti sembrano anche voler aumentare le risorse da destinare a questa misura. Il centrodestra che, dopo qualche mese, chiede – esattamente come noi – di modificare il parametro reddituale di accesso per superare l’attuale Isee, mentre il centrosinistra – anche qui come il M5S chiede da tempo – vorrebbe ampliare le risorse da erogare.

Siamo contenti che il nostro lavoro di questi anni abbia portato a risultati importanti. Con la nostra battaglia in favore del sostegno al reddito innanzitutto abbiamo dimostrato che il numero delle persone costrette in povertà nella nostra Regione sia nettamente superiore rispetto a quanto ritenuto dalle altre forze politiche. Inoltre abbiamo dimostrato che le risorse per questa misura ci siano e si possano trovare agevolmente nei capitoli di bilancio. C’è poi un dato che abbiamo contribuito a rendere ottimo, quello cioè sulla dispersione scolastica che nel Friuli Venezia Giulia sia tra le più basse in Italia. Pertanto, con la faccia tosta che l’assessore Telesca spesso e volentieri ci attribuisce, possiamo rivendicare che dal 2015, grazie ad un nostro emendamento, la frequenza obbligatoria da parte dei nostri figli a percorsi scolastici o formativi sia diventata una condizione necessaria per ottenere la Misura di inclusione attiva.