“Un esposto è già stato fatto, se necessario ne faremo altri”. Lo ha dichiarato in Consiglio regionale l’esponente del Movimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, dopo la risposta dell’assessore all’ambiente Fabio Scoccimarro all’interrogazione a risposta immediata sulle emissioni di PCB (Policlorobifenili) dal cementificio di Fanna. “Con questa interrogazione ho portato in aula le istanze e le preoccupazioni dei cittadini dell’area circostante quell’impianto che settimanalmente si riuniscono per discutere di questo grave problema per l’ambiente e la salute” ha aggiunto Capozzella. Secondo i dati, seppure variabili, trasmessi ufficialmente da Arpa Fvg, ha ricordato il consigliere regionale, il camino del cementificio di Fanna rilascia circa 4,3 kg/anno di PCB, un valore che esporrebbe circa 50 mila abitanti nei 15-20 km dell’area interessata alle emissioni di circa 1,5 milioni di volte superiori alla dose tollerabile secondo l’Organizzazione mondiale della sanità. “Abbiamo posto la questione di un eventuale disastro ambientale – ha concluso Capozzella – ma dall’assessore di fatto non abbiamo avuto risposta. Scoccimarro si è limitato a dire che gli uffici hanno contezza dei dati e che se qualcuno è a conoscenza di reati si deve rivolgere alla Procura. È quello che noi abbiamo già fatto per impedire la co-combustione di rifiuti solidi CSS (Combustibile solido secondario) nel forno del cementificio e che, se necessario, siamo pronti a fare ancora per impedire il rilascio nel territorio pordenonese e oltre di quantitativi intollerabili dei cancerogeni PCB ”.
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