“È incredibile che oggi il Consiglio regionale – purtroppo emulando una pessima decisione del governo Renzi – si sia opposto all’inserimento nelle graduatorie a esaurimento anche degli insegnanti con diploma magistrale o del liceo socio-psico-pedagogico. Persone che stanno solo chiedendo il riconoscimento di un diritto acquisito. Si tratta di un errore madornale perché la maggior parte di questi insegnanti da molti anni fa parte del corpo docente di scuole elementari e dell’infanzia anche del Friuli Venezia Giulia”. Questo il commento della portavoce del MoVimento 5 Stelle Fvg Eleonora Frattolin alla chiusura dei lavori d’Aula.
“Chi ha conseguito il titolo di diploma magistrale o di diploma di liceo socio-psico-pedagogico entro l’anno scolastico 2001-2002 – spiega Frattolin – ha il pieno riconoscimento del valore abilitante all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria, come sancito dal decreto ministeriale del 10 marzo 1997 e dal successivo decreto del Presidente della repubblica del 25 marzo 2014. Inoltre il Consiglio di Stato con sentenze sia nel 2013 che nel 2015 ha dichiarato definitivamente l’esonero della frequenza dei percorsi abilitanti, come i Percorsi Abilitanti Speciali, e l’inserimento nelle Graduatorie in esaurimento (Gae) dei docenti in possesso del diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002. Senza dimenticare – aggiunge – che persino la Corte di Giustizia europea nel 2014 ha diffidato lo Stato italiano dal continuare ad adottare un indiscriminato utilizzo di contratti di lavoro a tempo determinato”.
“È urgente segnalare alle istituzioni e alle sedi competenti le criticità in ordine al precariato nel mondo della scuola, alla discriminazione fra insegnanti e alla continuità didattica ed educativa. È assurdo che, anche nella nostra regione, la maggior parte di questi docenti, che fanno parte da anni dell’organico scolastico e vantano una cospicua esperienza, sono scavalcati in graduatoria da neo laureati alla prima esperienza. Si tratta di una chiara lesione dei diritti costituzionali. A chi oggi ha voluto bocciare la nostra proposta ricordiamo – conclude Frattolin – che è inutile aspettare nuove sentenze della magistratura. Serve subito una sanatoria per questa categoria di insegnanti precari e non stabilizzati che il sistema continua a penalizzare”.