“Ho sottoscritto convintamente l’emendamento della collega Massolino che ha posto l’attenzione su un tema che ci è particolarmente caro, il rispetto della diversità di genere”. Questa, come si legge in una nota, la posizione tenuta in aula dal Movimento 5 Stelle sull’emendamento che mirava a cambiare nella legge elettorale la parola ‘candidato’ con le parole ‘persona candidata’”.
“Rispetto a questo tema bisogna fare uno sforzo culturale, un passo avanti rispetto ai tempi che ci impongono una simile modifica. In passato – aggiunge Capozzi – alcune professioni erano un’eccezione per le donne, quindi non era importante declinare i sostantivi, oggi invece è diventata consuetudine, oltre che una necessità”.
“Resto basita che argomenti di questo tipo suscitino ancora polemiche, dovremmo invece abituarci perché la lingua italiana è soggetta a mutamenti proprio come la nostra società. Così come resto basita – conclude Capozzi – nel constatare che una battuta di bassa lega del consigliere Basso (FdI) abbia suscitato ilarità tra i suoi colleghi invece di essere stigmatizzata”.