“L’assenza in aula dell’assessore Riccardi e la mancata risposta all’interrogazione è una fuga dalle proprie responsabilità e una mancanza di rispetto verso il Consiglio regionale e i cittadini che lo eleggono”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, che ha chiesto alla Giunta ‘perché non sia stato varato il nuovo Piano per l’emergenza urgenza e perché non si voglia riorganizzare l’emergenza sanitaria nell’ambito di dipartimenti di area vasta’, come da programma elettorale del presidente Fedriga del 2018.
“Il primo approfondimento tecnico verso una revisione del Piano, la cui ultima versione risale al 2015, è di dicembre 2019 – ricorda Ussai -. La pandemia ha inevitabilmente causato un comprensibile ritardo ma la previsione era comunque quella di arrivare a rivedere il sistema dell’emergenza entro il 2022. Non è quindi giustificabile la mancata volontà di assumersi la responsabilità di una scelta: un atteggiamento gravissimo che viene pagato dagli utenti e dagli operatori”.
“Oggi Riccardi ha preferito non farsi vedere in aula, pur essendo nel palazzo di piazza Oberdan, piuttosto che spiegare l’incoerenza del centrodestra e la presa in giro nei confronti dei cittadini – continua l’esponente M5S -. Ricordiamo, infatti, che il programma elettorale di Massimiliano Fedriga per il 2018 si prefiggeva di ‘riorganizzare l’emergenza sanitaria nell’ambito di Dipartimenti di Emergenza di area vasta e ripristinare il collegamento diretto 118 – Centrale operativa sanitaria’. Una promessa che stride con la bocciatura (l’ultima a dicembre 2022) di numerosi miei emendamenti che prevedevano la riattivazione della Centrale operativa del 118 di Trieste”.
“Ricordiamo come, nell’aprile 2022, alcuni sindacati sottolineavamo come ‘nulla è stato fatto ed il sistema di emergenza urgenza del nostro SSR si presenta arretrato, carente, inadeguato’, che ‘la SORES ha dimostrato di essere una vera cattedrale nel deserto dell’emergenza’, e che ‘è stata sottaciuta, avvallata e in ultima analisi incentivata la svendita progressiva dello storico sistema di emergenza urgenza territoriale con appalti milionari ad Enti, Cooperative e Croci private’. A questo si aggiungono i continui ritardi nell’attivazione del soccorso territoriale – conclude Ussai -. Una situazione che evidentemente imbarazza l’assessore, che preferisce non rispondere a chi gli chiede conto di questo fallimento”.