SENZA UNA REGIA TRA ENTI E OPERATORI, AVREMO L’ENNESIMA CATTEDRALE NEL DESERTO!

Stamattina è stato inaugurato il Polo Intermodale di Ronchi dei Legionari.
Cerimonia prevista per le 11.37, orario di arrivo della Frecciarossa da Torino.
Volevo raggiungere l’aeroporto da Udine con il treno, ma l’unico disponibile del mattino è alle 8:08 con arrivo alle 8:40 (la soluzione successiva mi portava a Monfalcone alle 12:39 per prendere la coincidenza con l’aeroporto alle 12:44 e raggiungere il polo alle 12:48.

Un po’ tardino per assistere alla cerimonia. Quello delle 8:48 partiva troppo presto e quindi ho raggiunto (come sempre fatto e sempre farò) l’aeroporto in auto.

Incontrati i miei colleghi Ilaria e Andrea, ci siamo diretti verso la passerella: Il tunnel è aperto da un lato e piove dentro (un po’) ma non ci si bagna, d’estate immagino il clima sia completamente diverso visto che da metà mattinata in poi batte il sole da quel lato.

Ho letto sui giornali che anche il volo Trieste- Genova verrà soppresso per mancanza di passeggeri, infatti, nel solo mese di gennaio gli stessi son calati rispetto al gennaio 2017 di altri 2.6 punti percentuali (1340 viaggiatori in meno), ma soprattutto sono calati i voli “arrivati e partiti” da Ronchi a gennaio (229 in meno rispetto allo stesso mese di un anno fa).

Nella speranza che l’opera possa far invertire il trend, dialogando con alcuni visitatori chiedo: “Scusate ma vi siete chiesti a cosa serve l’infrastruttura?”. Risposta: “Certo! A lasciare l’auto qui e andare in treno fino a Venezia, dove fra poco ci sarà una stazione in aeroporto per poi prendere li un aereo”. “Grazie gentilissimi”. In realtà, la progettazione della ferrovia è in fase “esecutiva” ma la nostra opera è stata realizzata in 13 mesi (in Veneto comunque si parla di averla attiva solo per il 2024, tocca sperarlo).

Ci avviciniamo alla “stazione” in attesa della Freccia che puntualmente è in ritardo di 7 minuti, ma sui monitor ufficiali è data in perfetto orario: sia mai qualche grillino scatti qualche foto!

Per chi ha preso la Freccia da Venezia il costo del viaggio è di € 14,90, per chi volesse proseguire dall’Aeroporto a Trieste il costo sarebbe di € 15,00. Il costo del treno regionale passato alle 11:17 sarebbe di € 4,05. Curioso che ci metta 29 minuti, due in meno rispetto a quelli ad alta velocità. Questione di punti di vista.

Il treno arriva, si tagliano i nastri, si beve e si ricorda come quest’opera sia stata pensata nel 1988. Trent’anni fa.

Dopo i brindisi di rito ci viene consegnata una busta azzurra con dei gadget, uno dei quali è una tazza bianca con una scritta azzurra sopra: “io parto solo da Trieste Airport”! L’involucro della stessa mi ricorda come sia “Made in China”. All’interno c’è anche un depliant che sponsorizza la Dacia Arena, che strano avevo capito che si dovesse chiamare Stadio Friuli.

Parto dall’aeroporto per tornare a Udine, entro in autostrada, percorro qualche km, raggiungo Villesse e mi fermo per la coda. Mezz’ora abbondante per fare a passo d’uomo un paio di km e raggiungere in ritardo l’appuntamento che avevo.

L’Intermodalità è una grande conquista per chi punta alla mobilità sostenibile, ma non basta di certo un’opera per raggiungere l’obiettivo. Ci vuole una regia e una collaborazione tra enti e operatori.
Ma se quella regia è nelle mani di chi ha fatto ripartire la Sacile-Maniago nel modo in cui sappiamo o di chi, dopo 4 anni, non ha ancora visto uno studio di fattibilità su come velocizzare la ferrovia tra Venezia e Trieste, o che dal 2014 non vede circolare sulla propria rete 4 treni costati decine di milioni di €uro, capite che è del tutto normale essere un po’ scettici.

Per fortuna il 29 aprile i cittadini di questa Regione hanno la possibilità di scegliere se lasciare quella regia nelle mani di chi l’ha avuta per trent’anni (Fontanini, Guerra, Cecotti, Tondo, Illy, Serracchiani e Bolzonello) o di chi può e vuole davvero far funzionare le cose: Alessandro Fraleoni Morgera, candidato alla presidenza della Regione Fvg per il MoVimento 5 Stelle.