“Il presidente Benigno mi invita a leggere le carte? Forse è lui che dovrebbe leggere i miei comunicati e i documenti da me citati”. Lo afferma il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo, che risponde alla replica del presidente di Cafc in merito alla presenza di escherichia coli e salmonella nel mare antistante Lignano. “In ogni caso ringrazio il Presidente Benigno per la disponibilità accordata: sarà un piacere poter venire in azienda a leggere le autorizzazioni a sversare in laguna acque reflue depurate perché mi sono rivolto a tutte le autorità competenti e nessuna è riuscita a farmele vedere. Per quanto attiene al mio ruolo, mi limito a leggere e divulgare informazioni supportate da documenti ufficiali: altri le tengono chiuse nei cassetti, forse per troppo tempo”.
“Il presidente dice che l’impianto funziona benissimo. A noi fa piacere che sia così – sottolinea Sergio – ma dobbiamo anche tenere conto di quanto riferitoci dall’Assessore Scoccimarro che, rispondendo a una nostra interrogazione e con riferimento al fatto che l’impianto funzioni con il sistema chimico, fisico e biologico, ha affermato che “tale conformazione impiantistica è diventata obsoleta già con l’entrata in vigore del D. Lgs. 152/99, il quale, in recepimento di direttive europee, ha imposto il trattamento biologico (o equivalente) per tutti gli impianti al di sopra dei 2000 ab. eq.”.
“Se poi il Cafc mi suggerisce che anche gli altri depuratori evidenziano gli stessi problemi – aggiunge l’esponente M5S – ne prendo atto: sarà mia cura fare un accesso agli atti relativi a tutti gli impianti. Ricordo al presidente che tutta questa vicenda è nata nel febbraio 2017 quando, a seguito di alcune segnalazioni di cattivi odori provenienti dalla Laguna, abbiamo ritenuto opportuno chiedere maggiori informazioni. Arpa Fvg, in quell’occasione, ci rispose che dal depuratore venivano recapitate esclusivamente acqua di pioggia in laguna. Due anni dopo siamo venuti a sapere che così non è: bastava dirlo due anni fa”.
“Ricordo infine al presidente Benigno, che ovviamente non presiedeva il Cafc all’epoca dei fatti, che quando ci fu lo screening di valutazione d’impatto ambientale nel 2013 (in allegato), l’Azienda per l’Assistenza Sanitaria Bassa Friulana nutriva ‘notevoli preoccupazioni riguardo agli scaricatori di piena nel corpo lagunare in prossimità di aree destinate alla molluschicoltura’. Il tutto tenendo a mente che fino all’aprile del 2017 al depuratore non era stato assegnato un limite tabellare da rispettare per l’escherichia coli. Da qui i copiosi sversamenti nell’ordine di milioni di unità fecali. Che poi gli stessi nulla abbiano a che fare con la stessa escherichia rinvenuta nei molluschi – conclude Sergo – fa piacere saperlo: ma se così è, l’unica cosa che ci preme è che qualcuno ci dica chi è che sversa escherichia coli e salmonella nelle nostre acque”.