“Tre anni di annunci, promesse, impegni. Interventi reali? Nessuno. Aspettiamo il testo unico sulla famiglia dal giorno dell’insediamento della giunta Fedriga. A che punto siamo?”. Lo chiede la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, puntualizzando di intervenire “come mamma, prima ancora che come rappresentante politico”, e invitando la giunta “a uscire dal confortevole perimetro delle dichiarazioni rassicuranti per guardare, finalmente, con coraggio in faccia alla realtà”.
“Finora abbiamo assistito ad interventi spot, bonus e quant’altro, certamente utili, ma di certo non risolutivi – aggiunge l’esponente pentastellata -. Non basta distribuire soldi, servono idee e consapevolezza. E per parlare di famiglia, bisogna conoscere l’argomento, bisogna sapere le reali difficoltà che le famiglie incontrano nel proprio percorso e bisogna mettere in atto azioni programmatiche”.
“La politica, troppo spesso, dibatte del tema del declino demografico quasi con rassegnata assuefazione. Al netto dei numeri (nel 2019, poco più di 1,2 figli per ogni donna) assistiamo a un processo radicato e inquietante che peggiora di anno in anno – continua Dal Zovo -. La pandemia sta massacrando la nostra comunità sotto il profilo economico e sociale, con implicazioni psicologiche. Chi ha figli, sa quanto i bambini e i ragazzi abbiano sofferto negli ultimi 15 mesi. E sa quanto è importante programmare una ripresa anche sotto il profilo emotivo”.
“Mi chiedo a cosa sono serviti gli Stati Generali della Famiglia? Che risultati hanno prodotto? Quali sono le idee dell’assessore? Non basta mettere 40 milioni di euro a bilancio, è doveroso fare in modo che quell’investimento produca risultati. Perché il testo continua a ritardare? Quali sono i provvedimenti reali presi in tre anni di legislatura? Quali atti amministrativi sono stati redatti per dimostrare che l’impegno di riportare la famiglia al centro dell’agenda politica non è stato disatteso? Qual è il concetto di famiglia per l’assessore? Perché una famiglia non è solo mamma, papà e figli – conclude la consigliera M5S -, ma un concetto molto ampio che merita la giusta attenzione, soprattutto in una situazione così drammatica”.