La maggioranza ha detto di no all’emendamento del MoVimento 5 Stelle all’assestamento di bilancio che mirava all’introduzione del Fattore Famiglia per la valutazione delle condizioni economiche necessaria per l’accesso ai servizi sociali di Regione e Comuni, superando le storture dell’Isee. “Lascia interdetti che una proposta che era stata portata avanti nella scorsa legislatura da Fratelli d’Italia, attraverso l’allora consigliere Luca Ciriani attuale capogruppo dei senatori, oggi non venga presa in considerazione dall’assessore Rosolen e dall’intero centrodestra, compresa la stessa FDI” sottolinea il capogruppo pentastellato Cristian Sergo.
“Avevamo già riproposto il tema attraverso un ordine del giorno alla legge di stabilità 2020, accolto dalla Giunta – rimarca Sergo -. La curiosità è che nella stessa seduta, per piantare una bandierina politica, i consiglieri Giacomelli, Barberio, Basso (FDI), Ghersinich, Slokar, Lippolis, Moras e Mazzolini (Lega) hanno depositato un ordine del giorno chiedendo l’introduzione del Fattore Famiglia. A distanza di un anno e mezzo oggi abbiamo anche gli esiti di una sperimentazione avviata nella Regione Lombardia, sulla base della quale si è stabilito che il Fattore Famiglia ha avuto effetti positivi per i nuclei familiari più numerosi, per quelli con persone affette da disabilità e per gli anziani soli”.
“Con questo strumento, che va a integrare e non a sostituire l’indicatore dell’ISEE, correggendone alcune distorsioni, si introducono elementi di maggiore giustizia sociale nella distribuzione delle risorse – conclude il capogruppo M5S -, destinandone di più a quelle famiglie che ne hanno più bisogno. La sua introduzione in Friuli Venezia Giulia era sparita dai radar, oggi l’Assessore Rosolen ne ha evidenziato solo le possibili criticità, tralasciando i benefici per le nostre famiglie”.