“Fedriga si faccia un esame di coscienza e spieghi perché il Friuli Venezia Giulia sia ormai da più di un anno tra le peggiori regioni italiane nella gestione della pandemia. Come sempre, chi governa la Regione preferisce accusare gli altri piuttosto che prendersi qualche responsabilità”. Lo afferma il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai, replicando alle dichiarazioni sulla stampa del presidente della Regione.
“Il Friuli Venezia è stata tra le peggiori regioni per mortalità tra seconda e terza ondata, risultando l’unica in Italia a rimanere sopra la soglia critica nell’occupazione delle terapie intensive – ricorda Ussai -. Per tutta risposta, abbiamo assistito a un processo ai professionisti che denunciavano le tante criticità legate al conteggio dei posti letto di terapia intensiva, alla totale mancanza di ascolto e allo scollamento tra i medici e i vertici della sanità. Problematiche peraltro pienamente confermate dal report ministeriale a seguito delle ispezioni di agosto a Gorizia e Palmanova”.
“Stiamo raccogliendo i frutti delle scelte sbagliate fatte dall’assessore Riccardi, e avvallate da Fedriga, a partire dai vertici delle Aziende sanitarie – sottolinea l’esponente M5S -. La sanità regionale sconta una totale mancanza di visione, confermata dagli atti aziendali: quelli proposti da ASUGI e ASFO hanno raccolto numerose e pesanti critiche, quello di ASUFC ancora non c’è ma le indiscrezioni fanno emergere molte perplessità. Di certo ognuno va per la sua strada, senza una prospettiva di insieme e con scelte che paiono legate più a logiche politiche che a bisogni di salute”.
“Ma per il presidente della Regione è l’opposizione a ‘lanciare bombe a mano’, confermando la strategia dello scarica barile dopo anni di omissioni e falsità quando abbiamo chiesto chiarimenti sulle tante mancanze del nostro sistema sanitario, nonostante l’impegno encomiabile degli operatori – conclude Ussai -. Il nostro atteggiamento è stato fin troppo responsabile di fronte a questo scempio”.