«Oggi che sappiamo per certo che ben 40 dipendenti della Ferriera sono stati uccisi dal mesotelioma pleurico o dal carcinoma polmonare, sentiamo l’obbligo di ricordare a tutti che non si muore solo dentro le fabbriche e che non si muore solo per le colpe del passato». Il commento è di Andrea Ussai, portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale.
«Si muore e ci si ammala infatti anche per colpa del presente, come ampiamente dimostrato dai risultati delle indagini epidemiologiche condotte in varie città degli Stati Uniti e dell’Europa. Questi studi – sottolinea Ussai – hanno dimostrato che a ogni incremento degli inquinanti atmosferici è associato un incremento di eventi negativi per la salute, in misura maggiore di tipo respiratorio e cardiaco. Come precisato anche dallo studio condotto a Taranto che ha dimostrato un nesso fra la mortalità nelle aree contigue all’Ilva e i valori di particolato inalabile».
«Allo stesso tempo non ci si ammala e non si muore solamente di tumore – afferma il portavoce del M5S -. I risultati dell’indagine epidemiologica realizzata dal Centro Salute e Ambiente della Regione Puglia hanno evidenziato infatti che a ridosso dell’acciaieria Ilva e dell’area industriale di Taranto l’esposizione alle polveri industriali è responsabile di molteplici effetti assolutamente negativi per la salute pubblica: un +4% di mortalità, un +10% di infarti del miocardio e un eccesso di ricoveri del 24% per malattie respiratorie dei bambini residenti nel quartiere Tamburi»
«Cosa accadde invece nel Friuli Venezia Giulia? Nella nostra regione – ricorda Ussai – il direttore tecnico-scientifico di Arpa già nel 2014, a commento dello studio dell’Osservatorio, sosteneva che “ulteriori studi (di coorte analitica, caso-controllo innestato nella coorte) su popolazioni diversamente esposte ad agenti ambientali a Servola si rendono a questo punto indispensabili”. Da allora, invece, si è visto poco o nulla a eccezione di uno studio sullo stress nella popolazione di Servola. Nel caso questo ultima indagine mettesse in evidenza valori preoccupanti rispetto alla popolazione di controllo, quali provvedimenti potranno mai essere presi per ridurre l’esposizione dei residenti agli inquinanti?!» chiede in forma dubitativa il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle.
«Per tutte queste ragioni abbiamo presentato un’interrogazione sollecitando la giunta Serracchiani e l’Azienda Sanitaria a intraprendere, quanto prima e nei tempi tecnici strettamente necessari, uno – conclude Ussai – delle sostanze tossiche emesse dall’impianto della Siderurgica Triestina».