“Sono stati stanziati i fondi per la realizzazione di un’opera che a molti, noi compresi, appare improbabile e dannosa. Si tratta di oltre 40 milioni di euro di fondi pubblici, non 4,2 come indicato nel comunicato stampa dei parlamentari leghisti Pittoni, Panizzut e Moschioni, che non riescono a leggere correttamente una tabella confondendo i milioni con i chilometri”. Lo affermano la consigliera comunale triestina del MoVimento 5 Stelle, Alessandra Richetti, la consigliera circoscrizionale M5S Elena Danielis e il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Andrea Ussai, in merito al progetto di ovovia da realizzare a Trieste.
“E quindi a Trieste realizzeremo un’opera per il trasporto di massa (ora però bisogna cercare la massa) – continuano i portavoce -. Un’opera impattante esteticamente, visto che attraversa Porto vecchio e si arrampica sul costone, ma anche dal punto di vista ambientale, visto che risale lungo un crinale non stabile dal punto di vista idrogeologico e all’arrivo fa sparire un bosco per far posto ad un parcheggio da 4-700 (a seconda delle versioni) posti auto”.
“Avremo quindi un’opera che attualmente non convince una fetta significativa della popolazione, in primis le associazioni ambientaliste e culturali, che non collega il centro a Opicina ma a Campo Romano, che fa sorgere due stazioni di cemento, una vicino alla stazione ferroviaria e l’altra all’arrivo – concludono Richetti, Danielis e Ussai -. Una struttura che necessiterà di onerose manutenzioni e subirà fermi dovuti alla Bora, non propriamente un evento eccezionale in città”.