“Il Movimento 5 Stelle si è sempre impegnato in questi anni per arrivare a una legge che consenta a chi è afflitto da sofferenze intollerabili di porre fine dignitosamente alla propria vita, circondato dall’affetto dei propri cari e assistito dal Servizio sanitario nazionale”.
A ricordarlo, in una nota, è la consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S) intervenuta durante l’audizione tenutasi in III Commissione sulla proposta di legge di iniziativa popolare sulle procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte costituzionale numero 242/2019.
“Non è, come qualcuno sostiene, una legge che tutela il diritto alla morte, ma in realtà una tutela del diritto all’autodeterminazione, che dà la possibilità – spiega la pentastellata – che si possa decidere della propria vita e del proprio corpo. Prevedere l’introduzione della morte volontaria medicalmente assistita non significa dire a chi è in determinate condizioni che da oggi sarà quella la strada da seguire: al contrario, il medico che dovrà accogliere la richiesta di morte volontaria medicalmente assistita dovrà comunicare tutte le possibilità di cura e di trattamento a cui la persona può decidere di accedere, comprese le cure palliative”.
“Il Movimento 5 stelle continuerà a lavorare ad ogni livello affinché in Senato non venga disperso il lavoro svolto alla Camera, per dotare – conclude Capozzi – il Paese di una legge di civiltà che metta al primo posto la dignità delle persone. Per queste ragioni abbiamo sostenuto convintamente anche la mozione presentata in Consiglio regionale e che ricalca quella presentata e approvata in Veneto”