“Al Friuli Venezia Giulia vanno solo le briciole del riparto, legato al PNRR, da 2 miliardi complessivi per le infrastrutture idriche, con un’ampia porzione di territorio che rimane fuori da qualsiasi stanziamento”. Lo sottolinea il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Cristian Sergo.
“Ai gestori della nostra regione sono stati destinati 16 milioni di euro, molto meno della metà della quota che abitualmente spetta al Friuli Venezia Giulia, attorno al 2% – rimarca Sergo -. Peraltro, dei tre interventi finanziati, quello più sostanzioso (8,3 milioni a Livenza Tagliamento Acque) riguarda in realtà un collegamento che va a vantaggio della località di Bibione, in Veneto, che si approvvigiona dalle falde di San Vito al Tagliamento”.
“Altri 6 milioni vanno a Irisacqua per la realizzazione di una nuova condotta di approvvigionamento idrico per il Comune di Monfalcone, mentre 1,7 milioni vengono stanziati a favore di Acegasapsamga per il ripristino della funzionalità del serbatoio Ezit in provincia di Trieste. Di fatto – aggiunge il capogruppo M5S – alle ex province di Udine e Pordenone non arriva un euro, molti sono i gestori esclusi dal riparto, così come non ci sono risorse per la tanto auspicata rimozione dell’amianto dalle condutture”.
“Fino a pochi anni fa faceva gioco ricordare che il Friuli Venezia Giulia risulta essere la sesta delle regioni ‘colabrodo’, ovvero quelle in cui più si disperdono risorse idriche a causa dell’inadeguatezza della rete – conclude Sergo –. Interrogheremo la Giunta per capire come siano stati individuati i lavori da finanziare e quali siano rimasti esclusi dal riparto; questi ultimi, come al solito, se eseguiti verranno pagati dai cittadini con le proprie bollette. Difficile credere che non ci fossero progetti immediatamente cantierabili da finanziare con le risorse del PNRR e questa volta non sembra essere colpa del Governo, visto che alcuni gestori regionali sono riusciti a vedersi finanziare i propri lavori”.