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“Dal 2021 ad oggi, da quando il MoVimento 5 Stelle ha chiesto alla Regione di individuare le aree non idonee per l’installazione di parchi fotovoltaici a terra, nel solo Comune di Udine son stati autorizzati otto grandi impianti, tra cui quello di via Emilia che non è nemmeno il più grande, il tutto nella totale inerzia della politica regionale. Ai Comuni chiediamo trasparenza e pubblicità di queste iniziative, per informare i cittadini prima della loro realizzazione e non a cose già fatte, anche mettendoli al corrente delle compensazioni che i proponenti sarebbero tenuti a riconoscere, fino al 3% dei futuri ricavi, ai territori che ospitano i pannelli”. A denunciare il proliferare dei parchi fotovoltaici a terra nella periferia Est del capoluogo Friulano è il MoVimento 5 Stelle con la consigliera regionale Rosaria Capozzi e il rappresentante del Gruppo Territoriale Michele Comentale.
“Se l’impianto di cui tutti parlano adesso ha una potenza di 5 MW e un’estensione superficiale di 8 ettari, due mesi fa ha avuto il via libera ambientale un impianto di 9,9 MW e quasi 15 ettari di terreni nella zona Sud – Est vicino alla strada comunale Prati di Prasingel, mentre due anni fa ha avuto il via libera un impianto dal nome evocativo (Paparotti) di 9 MW di potenza e 11 ettari di estensione. Tutti questi sorgeranno su suolo destinato alla produzione agricola. A questi – proseguono i due pentastellati – va aggiunto il Parco Solare Vat per complessivi 6,8 MW e 8,3 ettari di terreno, l’unico che sorgerà in zona destinata a impianti industriali e artigianali. Poi ce ne sono altri tre di dimensioni ridotte che però interesseranno altri 8,3 ettari di terreno di interesse agricolo e una potenza pari a 8 MW. Chiude lo scenario l’impianto Prati del Torre, la cui valutazione ambientale favorevole risale al dicembre 2021 e che sorgerà su una discarica ma avrà un’estensione di 2,7 ettari, in quella che per noi sarebbe un’area idonea all’installazione di questi impianti”.
“Per capire la serietà della situazione basterebbe aggiungere all’elenco tre impianti che distano poche decine di metri dal confine cittadino. Uno da 8,25 MW nascerà nell’estrema periferia sud di Tavagnacco in via Cividina su 13,32 ettari di suolo, gli altri due nasceranno poco oltre il confine con il Comune di Pradamano. Il primo – concludono Capozzi e Comentale – si estenderà per 37 ettari e avrà una potenza di 33,67 MW, il secondo sarà un agrovoltaico che occuperà 63 ettari di suolo agricolo e avrà una potenza di 40 MW. Spesso si dice che le amministrazioni non possono bloccare questa proliferazione in realtà non è così, la politica può e deve fare la sua parte. E’ dal 2010 che vanno individuate le aree non idonee a queste installazioni, stiamo ancora aspettando. Di fotovoltaico e dei benefici per imprese e famiglie dei pannelli installati nelle aree idonee ed edifici parleremo venerdì 7 febbraio con esperti del settore e l’assessore comunale Ivano Marchiol a Udine Piazzale Cavedalis, presso la sede della Uil”.