In Aula, per ben due volte, il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello ha rimarcato che nè lui nè il suo assessorato sapevano nulla del cortometraggio girato davanti alla diga del Vajont con tanto di funamboli sospesi nel vuoto. Affermazioni che smentiscono in modo categorico l’assessore al Turismo di Sacile Alberto Gottardo il quale, presentando questa iniziativa, aveva parlato sia di una presentazione del progetto allo stesso Bolzonello che di un finanziamento da parte di PromoTurismoFVG che, da noi interpellata, aveva invece negato l’esistenza di questa sponsorizzazione. Peccato che l’ente regionale del turismo sia stato smentito a sua volta dallo stesso Bolzonello che ha confermato il finanziamento di 3 mila euro. Una storia ridicola che coinvolge direttamente un politico di lungo corso come Bolzonello che – addirittura – aspira a diventare presidente del Friuli Venezia Giulia. Intanto chi abbia sponsorizzato questa iniziativa resta un mistero. E il vice presidente della Regione in Consiglio regionale si è guardato bene dal dare spiegazioni più dettagliate.
Resta però il fatto più grave dell’intera faccenda. Bolzonello in Aula infatti non ha criticato minimamente l’organizzazione dello show funambolico che ha avuto come scenografia il monumento simbolo della tragedia del Vajont che ha causato la morte di quasi 2 mila persone. Per lui e per l’intera giunta di centrosinistra è giusto onorare in questo modo la memoria di quello che, secondo l’Onu, è stato “il più grave disastro ambientale della storia causato dall’uomo”. Per noi del MoVimento 5 Stelle è inaccettabile questo modello di valorizzazione culturale e turistica dei luoghi più importanti del Friuli Venezia Giulia.