“Il Friuli Venezia Giuila si conferma una delle regioni a più alto incremento di decessi in Italia. L’ultima rilevazione dell’Istat ci pone dietro soltanto alla Puglia per tutte le cause nel primo semestre 2021 rispetto al quinquennio 2015-2019”. Lo rileva il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai.
“Dopo una prima ondata Covid che aveva sostanzialmente risparmiato buona parte della nostra regione, il FVG dalla fine dell’anno scorso è purtroppo sempre rimasto ai vertici per l’eccesso di mortalità – sottolinea Ussai -. E i primi sei mesi del 2021 non fanno eccezione, tanto che tra gennaio e giugno di quest’anno, l’Istat registra non solo un incremento del 16,7% rispetto ai cinque anni pre-pandemia (9.049 contro 7.754), ma anche un +14,0% nei confronti del 2020, quando nel primo semestre ci furono 7.938 decessi”.
“Più volte abbiamo cercato di sollecitare la Giunta regionale per capire i motivi di questo aumento dei decessi nella nostra regione, ma le risposte sono state sempre evasive e strumentali – continua il consigliere M5S -, tirando in ballo l’elevato numero di tamponi eseguiti, che nulla hanno a che vedere con la mortalità, e l’età media alta della popolazione, quando una regione come la Liguria, la più anziana d’Italia, non ha dati così preoccupanti. Il report, peraltro, sottolinea come le limitazioni abbiano ridotto altre cause di morte (in primis l’influenza) e quindi un incremento dei decessi è ancora più significativo e lascia seri dubbi sulla gestione dell’emergenza”.
“Le nostre richieste non avevano e non hanno finalità polemiche. Riteniamo invece che analizzare attentamente il perché di una mortalità così elevata, a partire dalla seconda ondata Covid, avrebbe potuto aiutare ad affrontare meglio le successive ondate e consentirebbe di essere preparati nella malaugurata ipotesi di ulteriori periodi di aggravamento della pandemia”.