“Rimaniamo del tutto insoddisfatti per la non risposta che la Giunta ha fornito tramite l’Assessore Zilli alla nostra semplice interrogazione con cui volevamo conoscere quanti sono i lavoratori impegnati nei servizi pubblici che percepiscono meno di 9 euro l’ora in Regione?”. A dirlo è la Consigliera Regionale del MoVimento 5 Stelle Rosaria Capozzi che sta seguendo la tematica dei salari troppo bassi che spesso vengono percepiti anche da lavoratori impiegati negli appalti pubblici.
“Una situazione cui abbiamo voluto porre rimedio anche in assestamento di bilancio, ricordando alla giunta che può intervenire nelle gare di affidamento per far sì che i lavoratori percepiscano paghe dignitose e che li facciano superare la soglia della povertà assoluta, i cosiddetti working poors”.
“In una Regione in cui il 40§% dei beneficiari del reddito di cittadinanza ha un impiego, evidentemente saltuario, precario o sottopagato, appare incredibile che chi amministra la nostra Regione dal 2018 non si sia mai posto il problema di conoscere quanti siano i lavoratori impiegati nei vari appalti pubblici che percepiscano meno di 9 euro lordi l’ora. Eppure non sono pochi gli interventi di esponenti del centro destra pronti a dire che una legge sul salario minimo sia inutile perché c’è già la contrattazione collettiva nazionale. In aula abbiamo portato alla luce anche recenti casi di dipendenti impegnati in servizi pubblici e che percepiscono anche 7 euro lordi l’ora, una situazione a cui si deve porre fine quanto prima per garantire il diritto costituzionale di percepire una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.