“Un numero considerevole di nuclei familiari coinvolti, un ammontare importante di risorse messe a disposizione dai Governi Conte per sostenere il Reddito di Cittadinanza, la Pensione di Cittadinanza e il Reddito di Emergenza. Misure che nel complesso interessano 17.437 nuclei familiari e una cifra mensile che supera i 61 milioni di euro in Friuli Venezia Giulia. Il solo reddito di cittadinanza ha un assegno mensile di 443 euro, la pensione di cittadinanza è pari a 231 euro mentre il reddito di emergenza supera i 515 euro mensili”. L’analisi delle cifre è dei consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Mauro Capozzella.
“Il confronto con la Misura di Inclusione Attiva avviata in Regione nella scorsa legislatura ci dice che, pur avendo, al momento, raggiunto 4 mila nuclei familiari in meno in regione, le somme stanziate sono esattamente il doppio – aggiungono gli esponenti pentastellati -. In Italia in tutto abbiamo avuto 1,3 milioni di nuclei familiari interessati dall’erogazione dalle misure previste dal MoVimento 5 Stelle, per un totale di 3 milioni di cittadini. Facendo il confronto con quanto fatto in precedenza dai Governi Renzi e Gentiloni, potremmo ricordare che il Reddito di Inclusione nel dicembre 2018 veniva stanziato verso 356 mila nuclei familiari per un importo medio di 285 euro”.
“Un altro dato significativo da ricordare è che dei 3 milioni di cittadini raggiunti dalle misure del Governo Conte 2,6 milioni sono hanno nazionalità italiana, 126 mila sono europei e 252 mila sono extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno UE – sottolineano Capozzella e Sergo -. Pensare che qualcuno non vorrebbe erogare questa misura che per l’85% viene erogata ai soli cittadini italiani solo per assurde motivazioni ideologiche e sovraniste ci fa chiedere una volta di più se queste forze politiche si rendono conto di quale sia la situazione che questo Governo ha dovuto ereditare e se davvero stiano dalla parte degli italiani”.
“In tutto questo – concludono i consiglieri M5S – a guadagnarci sono state le casse della Regione e i cittadini del Friuli Venezia Giulia, che hanno visto così realizzarsi politiche sociali importanti, non ultima e molto attuale quella che prevede il 50% di sconto per tutti gli studenti della regione esteso dopo le nostre richieste anche ai ragazzi delle grandi città, rese possibili anche dall’avvio del Reddito di Cittadinanza, finanziato da risorse nazionali, e dallo stop della Misura di Inclusione regionale. Per completare il quadro è necessario che i Comuni colmino il ritardo accumulato nell’attivazione dei Progetti utili alla collettività”.