«Frettolosa, imprecisa, calata dall’alto, poco democratica e incapace di tutelare i singoli territori». Il gruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale boccia in toto la proposta di legge sulla organizzazione delle funzioni relative al servizio idrico integrato e al servizio di gestione integrata dei rifiuti, discussa oggi dalla IV Commissione consiliare.
«È stato concesso un tempo troppo esiguo per affrontare tematiche così importanti – sottolinea il portavoce del M5S Cristian Sergo -. Per questo abbiamo chiesto il rinvio della discussione di questo provvedimento che comunque vada entrerà in vigore appena nel 2017. La maggioranza preferisce invece tirare dritto senza ascoltare le istanze provenienti dai tanti territori del Friuli Venezia Giulia. E pensare che maggior autonomia e maggiori competenze potrebbero essere ottenute con una modifica dello statuto regionale, che ci permetterebbe di avere una legge veramente “speciale”».
«Inoltre, nonostante le richieste dei consiglieri regionali di opposizione, alcuni comitati dei cittadini e alcuni sindaci non hanno avuto neanche l’opportunità di spiegare le loro ragioni. D’altronde per Boem, presidente della IV Commissione, il parere dell’Anci basta e avanza. Peccato che questo parere non sia mai arrivato e nessuno l’abbia mai visto! – attacca il pentastellato -. L’atteggiamento di Boem è tanto singolare quanto grave, anche perché il consigliere regionale è firmatario della proposta di legge e come tale dovrebbe dimostrare la massima apertura a tutti i contributi tesi a migliorare il testo in discussione».
«Oltre al metodo scarsamente democratico con cui si vuol far passare questo provvedimento, noi non possiamo tacere su alcuni aspetti sostanziali – aggiunge Sergo -. Questa proposta di legge avrebbe dovuto infatti “tutelare e salvaguardare i patrimoni e promuovere autenticità e economie del territorio, costituite da valori, paesaggi, acqua, storie e luoghi” come ebbe modo di scrivere Debora Serracchiani nel suo programma elettorale. Invece, con una Autorità unica chiamata a governare, a livello regionale, sia il servizio idrico che la gestione integrata dei rifiuti, il Friuli Venezia Giulia andrà esattamente nella direzione opposta, accentrando le decisioni e calpestando il sacrosanto desiderio di autonomia espresso da alcuni territori. Persino l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato pochi giorni fa ha ricordato che l’ambito ottimale per la gestione dei rifiuti non dovrebbe superare le 90 mila tonnellate e interessare una popolazione compresa tra le 30 e le 100 mila persone. L’obiettivo del Garante, si sa, è quello di avere più gestori, più concorrenza, un miglior servizio e tariffe più basse per i cittadini. Nella nostra regione – conclude il portavoce del M5S – chi è al potere al contrario vuole meno gestori, meno concorrenza, un servizio che rischia di essere meno efficiente e tariffe in crescita certa e costante!».