«Dopo l’audizione di ieri in Commissione Viabilità e trasporti non sappiamo se essere più sconcertati o avviliti. Solo poche settimane fa avevamo appreso con soddisfazione la decisione della revoca del bando di gara per la Palmanova-Manzano, avvenuta con una delibera del 21 marzo scorso. È bene ricordare che per quest’opera erano già stati stanziati 89 milioni di euro, 65 statali e 24 regionali. La scorsa settimana, purtroppo abbiamo ricevuto la notizia che la Regione intende sì abbandonare definitivamente quel progetto per mettere mano, invece, a tre interventi puntuali. Alcuni di questi necessari e da sempre richiesti dagli enti locali e dai comitati. Peccato però che si è sempre sostenuto che per completarli fossero più che sufficienti al massimo 30 milioni di euro». Il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Cristian Sergo contesta così la decisione della giunta Serracchiani di sprecare altre risorse pubbliche.
«Gli interventi previsti saranno tre – precisa Sergo – e riguarderanno il primo tratto (Casello A4-Ospedale di “Palma” per 10 milioni di euro), il ponte di Chiopris (“Nova” 24 milioni di euro) e la “bretellina” di San Giovanni al Natisone (per collegarsi a “Manzano” per ulteriori 32 milioni di euro). In sostanza, abbandoniamo il progetto della Palmanova-Manzano e diamo il via libera alla “Palma-Nova-Manzano”».
«Tutto questo perché una volta stanziati i 65 milioni di euro è sempre difficile restituirli al governo – aggiunge il portavoce M5S -. A nulla vale il fatto che quello stanziamento è datato 2007. Che il progetto di potenziamento era previsto già nel Piano Regionale Viabilità del 1989. Che per le stesse opere un anno e mezzo fa il sindaco di Palmanova Martines sosteneva che fosse sufficiente uno stanziamento di 25/30 milioni. Che di fatto se ne spenderanno più del doppio. Che negli ultimi anni, da studi effettuati di recente da Autovie Venete spa, ci sia statouna riduzione marcata in entrambi i sensi di marcia dei valori medi del traffico pesante rilevati tra il 2005 e il 2013 nella misura del 30%. Che – prosegue -, a detta della stessa amministrazione regionale, la crisi in atto dal 2008 determina la necessità di fare scelte diverse rispetto alle decisioni prese in periodi antecedenti. Che il comparto produttivo del manzanese, purtroppo, in questi anni ha visto una forte riduzione del numero di addetti occupati e imprese attive sul territorio. Che infine la giunta Serracchiani si era impegnata a destinare i fondi “risparmiati” dalla rinuncia alla realizzazione di quest’opera alle imprese del Triangolo della Sedia».
«La Giunta prenda esempio dalla nostra parsimonia, di come restituiamo soldi non utilizzati evitando inutili sprechi e realizzando solo le opere effettivamente necessarie, restituisca allo Stato i restanti milioni di euro messi a disposizione dal Governo, che – conclude – potrebbero servire per altre cose ben più importanti in questo momento storico. Non ci resta che vigilare sui restanti 24 milioni di euro affinché vengano effettivamente spesi per le imprese locali».