«La giunta Serracchiani abbia il coraggio di dire definitivamente “no” alla costituzione a Pordenone di un Dipartimento universitario di multimedialità e finanza. Un progetto che necessita, per ben 15 anni, di uno stanziamento di oltre 75 milioni di euro. Di questa montagna di soldi, addirittura 22,5 milioni di euro sarebbero, infatti, a carico della Regione. Un’enormità se rapportati agli stanziamenti dedicati al mondo universitario annualmente: 20 milioni di euro, di cui 3,2 destinati al Fondo per il funzionamento di programmi e iniziative universitarie. Uno spreco assurdo di risorse pubbliche a fronte di una crisi che sta colpendo in modo sempre più grave proprio il Pordenonese, dove la finanza si è sostituita all’impresa, favorendo logiche di profitto economico, ben lontane da quelle di sviluppo territoriale che dovrebbero essere perseguite dalla Giunta». Il consigliere regionale del MoVimento 5 StelleCristian Sergo mantiene alta l’attenzione su un progetto che già più volte è stato affrontato dalla giunta Serracchiani.
«Rispondendo a una nostra interrogazione, questa mattina l’assessore Santoro ha preso tempo, ricordando che “è necessario un approfondimento sotto il profilo didattico-scientifico e sull’impegno finanziario richiesto alla Regione”. In particolare – rivela Sergo – secondo la giunta questa proposta deve essere “condivisa dall’intero sistema universitario regionale nel pieno rispetto degli obiettivi della programmazione nazionale in materia di università”».
La palla ora passa alla Conferenza del sistema universitario regionale che deve fornire alla giunta un’analisi dell’offerta formativa e del connesso investimento scientifico, la dimostrazione del coinvolgimento del sistema universitario del Friuli Venezia Giulia e una non banale verifica della sostenibilità finanziaria dell’iniziativa. «L’assessore ha dichiarato che finché “non saranno approfonditi e chiariti questi aspetti, la giunta regionale non procederà ad atti di impegno formale e finanziario di alcun tipo”» ricorda il portavoce M5S.
«Ci auguriamo che i tentennamenti e i rinvii si trasformino presto in una sonora bocciatura per un progetto che, oltre a essere insostenibile da un punto di vista economico, punta a promuovere corsi, come quelli in “Banca e Finanza”, che di questi tempi – conclude Sergo – ci sembrano quanto meno inopportuni. Meglio sarebbesostenere iniziative che possano avere ricadute positive sul tessuto produttivo locale, coinvolgendo anche il polo universitario».