“Più che di fototrappole, si tratta di specchi per le allodole. A conferma che la sola risposta che sa dare il centrodestra è la propaganda”. Così il Gruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale commenta l’installazione delle fotocamere sui boschi del Carso, iniziativa spot da campagna elettorale dell’assessore Roberti per contrastare gli ingressi dalla rotta balcanica. “La destra ha vinto in questi anni promettendo il blocco navale, muri e la linea dura contro i ‘clandestini’: le solite balle a cui hanno fatto seguito, da quando è al governo, un aumento degli ingressi irregolari e nessuna soluzione concreta per migliorare la gestione dell’immigrazione”.
“È dall’inizio della legislatura regionale nel 2018 – ricorda il M5S – che sentiamo parlare di ‘misure urgenti in tema di sicurezza sul confine nazionale’ quando, con l’approvazione a larga maggioranza di una mozione, si impegnava la Giunta (Fedriga e Roberti in primis) ad attivarsi presso il Ministero dell’Interno, dove all’epoca c’era Salvini, per creare una rete di video sorveglianza che copra la totalità dei valichi delle ex province di Trieste, Gorizia e Udine fornendo alla Polizia di Frontiera un congruo numero di telecamere mobili”.
“Nulla è stato fatto in questi anni, ma a pochi giorni dal voto per le elezioni regionali si riempiono le pagine dei giornali con la solita vuota propaganda. – conclude il Gruppo pentastellato -. I veri problemi sono la crisi umanitaria che ci attraversa, con esseri umani lasciati dormire per strada all’addiaccio, la necessità di velocizzare i trasferimenti dei richiedenti asilo per sgravare i territori, gli organici e gli spazi carenti per la Polizia di Frontiera: questioni che a cui non si dà risposta, preferendo gli annunci e gli interventi spot per pura convenienza elettorale”.