“L’immigrazione è un fenomeno che non si affronta soltanto a suon di decreti ma con politiche serie di cooperazione internazionale e con la consapevolezza e la determinazione di tutta l’Europa”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, replicando all’esponente della Lega, Diego Bernardis, che ha accusato i pentastellati di incoerenza e di “cianciare inutilmente” sulla materia. “La riduzione degli sbarchi sulle coste italiane non è un risultato che la Lega può attribuirsi in maniera esclusiva ma è stato ottenuto congiuntamente dalle forze che sostenevano il Governo giallo-verde – aggiungono gli esponenti pentastellati -. Resta invece più che mai aperta la questione relativa alla rotta balcanica, dove alcuni fonti parlano di flussi addirittura raddoppiati. E parlare di presenze ridotte del 40% è mistificare la realtà: si tratta infatti di meri spostamenti e non di un calo degli arrivi”. “È indispensabile promuovere una forte risposta europea al problema della gestione dei flussi migratori, anche attraverso la definizione di una normativa che persegua la lotta al traffico illegale di persone e all’immigrazione clandestina, ma che, allo stesso tempo, affronti i temi dell’integrazione – proseguono i rappresentanti del Gruppo consiliare M5S -. La disciplina in materia di sicurezza dovrà essere aggiornata seguendo le recenti osservazioni formulate dal Presidente della Repubblica”. “Per affermare quanto dice, Bernardis dovrebbe quantomeno avere in mano il testo che abroga i Decreti Sicurezza – concludono i consiglieri -. Recenti studi, che consigliamo di leggere a Bernardis e agli esponenti leghisti, prefigurano ondate migratorie ancora più massicce a causa dei cambiamenti climatici: cosa intendono fare di fronte a queste prospettive? Lo spostamento di persone è un fenomeno millennario che non è destinato a terminare, anzi. E non può essere fronteggiato a colpi di slogan. Il M5S, ad esempio, ha presentato nei mesi scorsi una mozione, votata sia dalla Lega che dal Pd, sul tema dei minori stranieri non accompagnati. Una dimostrazione che si può affrontare il tema con proposte concrete, senza dividere il mondo tra ‘buonisti’ e ‘cattivisti’…”. |
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