“Un’IMU regionale diversa da quello tradizionale, parametrata ai servizi forniti, il più possibile omogenea su tutto il territorio regionale ed evitando favoritismi locali”. Lo vorrebbe il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Mauro Capozzella, in vista del passaggio alla competenza regionale del tributo sugli immobili dal 2023.
“Riteniamo che l’IMU vada agganciata ai servizi regionali resi al cittadino (famiglia, utenze, vigilanza, rifiuti), individuando una misura che vada oltre il metro quadrato – rimarca Capozzella -. Contestualmente, con l’aumento delle entrate, sarebbe auspicabile garantire una migliore programmazione e una stabilizzazione dei servizi pubblici garantiti dalla Regione”.
“La regionalizzazione di questa imposta dovrebbe essere anche un’occasione per un’armonizzazione fiscale tra i territori, evitando che i Comuni vadano in ordine sparso, pur nella consapevolezza della difficile mediazione tra la realtà friulana e quella triestina, con le sue peculiarità immobiliare, soprattutto per la presenza di numerose seconde case sfitte. Allo stesso modo, servirà un sistema di controllo che eviti la discrezionalità, in particolare degli organi politici, sbarrando la strada a clientelismi locali” aggiunge il consigliere M5S.
“La nuova sfida che attende il Friuli Venezia Giulia comporterà la necessità di ripensare il ruolo dei revisori dei conti – conclude Capozzella -, in un sistema di monitoraggio sul quale occorrerà fare attenzione ad evitare doppioni e sovrapposizioni tra il livello regionale e quello nazionale”.