“Penso che il gruppo abbia svolto, svolge e svolgerà un ruolo importante per una corretta informazione e per la formazione del pensiero culturale, sociale e politico del Paese”. Queste parole, pronunciate nell’ottobre del 2012 e subito riprese da La Stampa, sono di Carlo De Benedetti, il presidente del Gruppo Editoriale L’Espresso, la società che edita i due principali quotidiani del Friuli Venezia Giulia, il Messaggero veneto e il Piccolo, che complessivamente vendono oltre 70 mila copie. «È evidente che nelle ultime ore i giornalisti di questi due quotidiani stanno facendo di tutto per dare ragione al loro datore di lavoro – sottolinea con un pizzico di ironia la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Eleonora Frattolin -. Oggi però dobbiamo fare un caloroso applauso ai due direttori, Paolo Possamai e Omar Monestier, che hanno pubblicato su entrambi i giornali un utilissimo speciale per informare i cittadini sulle elezioni europee di domenica».
«In sette pagine di speciale hanno dato largo spazio al MoVimento 5 Stelle che viene citato addirittura due volte – afferma con soddisfazione Eleonora Frattolin -. La prima nel grafico dove sono indicate tutte le forze politiche che si sono candidate. Subito sotto si legge però una dicitura importante per gli elettori: “non sono associati a nessun gruppo”. La seconda citazione è rintracciabile invece nell’editoriale di Claudio Giua, il quale, dando la “giusta enfasi” al ruolo di M5S in questa campagna elettorale, ricorda come “ogni sera i nuovi ospiti onnipresenti dei talk show televisivi, i giovani parlamentari grillini che un anno fa sarebbero stati espulsi dal Movimento 5 Stelle in caso di una comparsata su RaiTre a mezzanotte, sono lì che ripetono pedissequamente il verbo antieuropeo del comico genovese e del guru milanese”. Chapeau!».
«Ovviamente nello speciale, oltre ai candidati alla presidenza della Commissione europea, è dato grande risalto a tutti i partiti che governano oggi e che hanno governato in Italia negli ultimi 20 anni: da Forza Italia all’Udc, dalla Lega Nord al Nuovo Centrodestra, da Fratelli d’Italia al Partito democratico. In sette pagine di articoli, foto e grafici compare però un solo simbolo, quello del Pd che troneggia alle spalle del premier Renzi. Un tocco di classe – conclude la portavoce M5S – che De Benedetti, tessera n.1 del partito, non potrà che apprezzare».