«Dopo Lignano anche Grado. È scandaloso come nelle località che fino a pochi anni fa erano il fiore all’occhiello della nostra regione, proprio in prossimità della stagione turistica avvengano fatti ignominiosi come quelli riguardanti la spiaggia di Grado. Non parlare dei problemi, appellandosi ad atteggiamenti omertosi, per mettere la “sabbia sotto il tappeto”, è una delle cause dello sfascio del turismo nel Friuli Venezia Giulia». La consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle Ilaria Dal Zovo commenta così la notizia del sequestro di una parte della spiaggia dell’Isola d’oro che risulterebbe inquinata da metalli pesanti.
«I problemi vanno affrontati per tempo e con tempestività – aggiunge Dal Zovo -. A questo punto viene da chiedersi come vengano rilasciate le “bandiere blu”. È venuto il momento di mandare a casa gli amministratori di questi comuni e delle agenzie che gestiscono il turismo locale – attacca la portavoce M5S -. Questi sindaci devono dimettersi, così come vanno sostituiti i vertici della Grado impianti turistici (Git), società che vede come socio di maggioranza proprio la Regione Fvg. Continuare ad attribuire le colpe a fattori esterni è totalmente inutile fintanto che nel Friuli Venezia Giulia non saremo capaci dimettere in campo una politica seria sul turismo, lontani da logiche spartitorie e partitocratiche».
«Stiamo ancora aspettando il piano che doveva essere confezionato dalla FourTourism guidata da Josep Ejarque – ricorda Dal Zovo -. Secondo Bolzonello doveva trattarsi dello strumento guida per TurismoFvg e per gli operatori turistici del Friuli Venezia Giulia. Siamo a maggio e neanche una riga mentre i problemi continuano ad aumentare».
«Il danno di immagine per Grado e per tutto il Friuli Venezia Giulia è evidente – aggiunge il deputato del MoVimento 5 Stelle Aris Prodani -. Bisogna dare risposte immediate agli operatori turistici e ai turisti a qualche settimana dall’inizio della stagione estiva ed individuare nel più breve tempo possibile i responsabili di questa situazione. Ci auguriamo che i sospetti di inquinamento della spiaggia segnalati dalla Procura siano fugati e si possa escludere qualsiasi genere di ripercussione sulla salute dei cittadini».