“C’è un problema di cultura sportiva che va affrontato con atleti, tecnici, dirigenti e famiglie, senza girare la testa dall’altra parta come si fa nella stragrande maggioranza dei casi”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, dopo il fatto accaduto domenica a Barbeano, dove una giovane che arbitrava una partita di Seconda Categoria di calcio, è stata pesantemente insultata.
“La questione non è soltanto ‘di genere’ – continuano gli esponenti M5S -. Troppo frequentemente arbitri che dirigono le partite del calcio dilettantistico e giovanile, ma anche atleti o allenatori avversari, sono bersaglio di insulti o peggio, come se ciò che avviene all’interno dei campi sportivi sia ormai tollerato. Non vanno dimenticati nemmeno gli episodi di intolleranza che, anche recentemente, hanno interessato lo sport di casa nostra, in particolare contro squadre della minoranza slovena”.
“Sul campo interviene la giustizia sportiva, sugli spalti è necessario che chi si rende protagonista di certi comportamenti, invece di andare a vedere le partite, venga costretto a dedicare il proprio tempo alla comunità. In questo senso – aggiungono i consiglieri – è incoraggiante leggere dalle cronache dell’accaduto che gli altri spettatori siano intervenuti a difesa della ragazza, cui esprimiamo tutta la nostra solidarietà e l’invito a non perdere mai la passione che la spinge ogni giorno”.