«Da un anno è stata sospesa l’attività del Punto nascita di Gorizia. A fronte di una drastica chiusura, motivata dal mancato rispetto delle linee guida, non ci sembra sia avvenuto un reale potenziamento del territorio adeguato sia in termini di qualità e che di sicurezza. È venuto il momento di fare il punto su questa decisione fortemente voluta dalla giunta Serracchiani e di valutare l’efficacia delle alternative messe in campo da questa maggioranza per assicurare alle partorienti della provincia di Gorizia parità di trattamento e di assistenza rispetto agli altri territorio della Regione. In particolare vogliamo capire se sia stata potenziata la rete dell’emergenza-urgenza 118 che garantisce il trasporto materno e neonatale attivando anche specifici percorsi di formazione che permettano agli operatori di fronteggiare eventuali casi di parto in ambulanza». La domanda è contenuta in una interrogazione che il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Andrea Ussai depositerà nelle prossime ore.
«Ci preme inoltre capire se e quando verrà attivata una convenzione per il trasporto in ambulanza delle partorienti verso l’ospedale di Šempeter nella vicina Slovenia, che al momento riguarda solamente il trasporto dei neonati che necessitano di assistenza medica neonatologica – aggiunge Ussai -. I cittadini di Gorizia e dell’Isontino devono sapere se il servizio di trasporto in ambulanza, garantito alle partorienti dalla Provincia verso gli altri punti nascita del Friuli Venezia Giulia, e la collaborazione transfrontaliera con l’Ospedale di Šempeter garantiscono veramente la sicurezza sia nei casi di parto naturale che nelle emergenze ostetriche con complicazioni».
«Attualmente – spiega il portavoce del M5s – non risulterebbe stipulata, infatti, alcuna convenzione con il 118 per il trasporto in ambulanza delle partorienti all’ospedale sloveno che pertanto possono raggiungere l’ospedale di Šempeter solo con mezzi privati. La convenzione per il trasporto in ambulanza delle partorienti nei casi di emergenza ostetrica è quanto mai necessaria – ribadisce Ussai -. Solo in questo modo possiamo garantire la massima sicurezza alle donne residenti nei comuni della provincia di Gorizia che hanno deciso di partorire a Šempeter e – conclude – dare in questo modo piena attuazione alla collaborazione sanitaria transfrontaliera».