Conoscere le cause della morte di un cucciolo di lupo nella zona dei Magredi e promuovere azioni di educazione e informazione per consentire la coesistenza tra essere umano e lupo in Friuli Venezia Giulia. Questi i temi proposti da un’interrogazione della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo.
“Leggiamo troppo spesso sui giornali articoli dove troviamo notizie sbagliate su questo animale. – spiega Dal Zovo – L’ultimo risale alla scorsa settimana: un famosissimo ‘non biologo’ parlava dei lupi in Friuli Venezia Giulia, affermando che sono in aumento e che a breve li troveremo a mangiare i nostri cani e i nostri gatti e che i nostri boschi non saranno più sicuri. Per questa persona, la soluzione sarebbe l’abbattimento. Noi invece riteniamo che a parlare e informare debbano essere i biologi e coloro che si occupano quotidianamente di conservazione e biodiversità”.
“Bisogna smetterla di alimentare paure con notizie inesatte su questo carnivoro a negare la possibilità di una coesistenza con l’uomo. – prosegue l’esponente M5S – Per questo abbiamo depositato un’interrogazione, anche alle luce del fatto che ci è stato negato l’accesso agli atti in merito all’autopsia eseguita su un giovane lupo trovato morto nella zona dei Magredi. Il diniego è stato motivato con la presenza di un’indagine in corso e ciò significa che esiste il sospetto che l’animale non sia morto per cause naturali. Nell’interrogazione ci rivolgiamo quindi all’assessore Zannier per fare luce su questa vicenda in modo garantire la massima trasparenza nei confronti della popolazione”.
“Chiediamo infine quali azioni di educazione e comunicazione intenda mettere in campo la Giunta per promuovere la coesistenza tra uomo e lupo nella nostra regione e quali azioni metta in campo la Regione per contrastare le attività di bracconaggio. – conclude Dal Zovo – Siamo stanchi di vedere un’informazione che accresce la paura quando invece è sufficiente prevedere le giuste misure per venire incontro alle legittime richieste degli allevatori: occorre quindi attuare azioni di gestione della popolazione di lupi attraverso la prevenzione da una parte (reti elettrificate, cani da pastore e gestione dei pascoli) e l’indennizzo dei danni dall’altra”.