Grazie Presidente,
abbiamo cercato, con i nostri emendamenti, di farvi capire cosa potrebbe succedere con l’applicazione di questa norma.
Ci siamo messi nei panni di un cittadino della nostra regione che, in questi anni di crisi, ha dovuto lasciare la nostra Regione in cerca di fortuna, altrove.
Ce lo siamo immaginati nel 2050, quando magari ritornerà e invece di trovare la sua casa in mezzo al verde, si troverà case su case, catrame e cemento…perché laddove c’era l’erba, ora c’è una città.
Noi rimaniamo dell’idea che questa norma, porterà a nuovo consumo di suolo.
Mi dispiace, e tanto, che l’assessore abbia sorriso mentre leggevo la relazione. I dubbi venuti a noi, sono gli stessi sollevati da vari soggetti auditi. Mi spiace perché forse, se l’assessore ha ragione e quindi la legge bloccherà il consumo di suolo, forse dovrebbe chiedersi perché molti non l’hanno capita.
Forse perché il testo è scritto in modo molto difficile? Forse è scritto in termini che possono essere interpretati male? Non lo so.
So che nonostante la mia ignoranza in materia, io sono andata a vedermi gli strumenti urbanistici vigenti dei comuni, ad esempio, di Udine, Tavagnacco, Sacile, Monfalcone Codroipo, Gorizia e ho provato a capire come questa norma inciderà su di essi e cosa significherà la cancellazione della relazione di flessibilità. Invito i colleghi, a fare altrettanto.
Una buona parte di campionato, diceva ieri l’assessore, dove secondo noi il suolo ne uscirà decisamente perdente.
Una delle cose che ci avrebbe potuto convincere un po’ di più della bontà e della riuscita della norma, sarebbe stato quello di abbassare la data di raggiungimento dell’obbiettivo di consumo 0 di suolo. Non sicuramente fissando l’obbiettivo al 2050.
Il nostro voto al testo proposto, sarà quindi negativo.
Ilaria Dal Zovo
portavoce del MoVimento 5 Stelle
Consiglio regionale Friuli venezia Giulia