I portavoce del Movimento 5 Stelle salgono in treno per l’#iodicoNoTour, che li porterà in giro per l’Italia a spiegare le ragioni del NO al referendum costituzionale del 4 dicembre. Un lungo viaggio di oltre 6.000 chilometri su treni regionali e traghetti per tutta la penisola da Nord a Sud, Sicilia e Sardegna incluse con 48 tappe in altrettante città. Il tour partito il 10 novembre scorso da Aosta si concluderà venerdì 2 dicembre a Torino.
Lunedì 14 novembre 2016 #iodicoNoTour farà tappa prima a Padova (alle ore 11 in piazza delle Erbe) e poi a Udine (alle ore 18.30 in piazza XX Settembre).
La partenza del treno per Udine è prevista da Padova nel primo pomeriggio e comizio appunto in piazza XX Settembre alle ore 18.30 che vedrà la partecipazione dei portavoce del M5S in Parlamento Alessandro Di Battista, Roberto Fico, Emanuele Cozzolino, Andrea Cecconi, Riccardo Nuti, Giovanni Endrizzi, Federico D’Incà e Andrea Cioffi, dell’europarlamentare pentastellato Marco Zullo e dei portavoce del M5S nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Elena Bianchi, Eleonora Frattolin, Ilaria Dal Zovo, Cristian Sergo e Andrea Ussai, insieme a molti altri portavoce e attivisti del MoVimento 5 Stelle.
Il giorno successivo, martedì 15 novembre 2016, #iodicoNoTour sarà a Ferrara (alle ore 17 in piazza Trento e Trieste) e quindi in serata a Bologna.
Nelle piazze d’Italia e a bordo dei treni regionali i portavoce nazionali, europei, regionali, comunali parleranno con i cittadini e spiegheranno loro l’inganno del quesito truffa della ‘riforma’ Renzi-Verdini-Boschi.
Uno stravolgimento di ben 47 articoli della nostra Costituzione che toglierà potere decisionale al popolo con un Senato che non sarà più eletto dai cittadini, immunità per consiglieri regionali e sindaci nominati senatori dai partiti e che dovranno fare il ‘doppio-lavoro’. Il tutto con costi del Senato sostanzialmente immutati (se si fosse approvata la legge taglia-stipendi M5S si genererebbero 87 milioni di euro di risparmi senza toccare la Costituzione, 30 milioni in più della ‘riforma’ Renzi). Regioni ed enti locali vedranno inoltre esautorati i loro poteri in tema di difesa ambientale e del territorio (nel Friuli Venezia Giulia con la complicità del Pd locale rischieremo di non poter dire più nulla su Tav, Elettrodotto Udine-Redipuglia, rigassificatore di Zaule, nuovi cementifici e centri commerciali) e saranno triplicate le firme per presentare leggi d’iniziativa popolare… Una controriforma a cui dire NO.
Nelle piazze e strade d’Italia e a bordo dei treni i cittadini potranno parlare con i portavoce M5S delle vere riforme che servono a questo Paese: lotta alla povertà e reddito di cittadinanza, una rete di trasporti locali efficiente, tutela del territorio, aiuti alle piccole e medie imprese, tutela del lavoro, lotta alla corruzione e le mafie, sicurezza.