Le nuove modalità di calcolo dell’Isee stanno causando conseguenze di notevole portata sull’ammissibilità delle domande di accesso a molteplici benefici regionali in materia socio-assistenziale. Una situazione talmente complessa che addirittura i centri di assistenza fiscale hanno rilevato come la nuova modalità di calcolo dell’indicatore rischi inevitabilmente di causare una forte riduzione della platea dei soggetti destinatari dei contributi previsti.
«Il rilascio dei certificati Isee si sta rivelando più complesso e articolato rispetto al passato con conseguente dilatazione dei tempi di rilascio e di smaltimento delle richieste. Come hanno denunciato alcuni sindacati, se la situazione non cambierà i Caf non solo non potranno elaborare nuove pratiche ma non riusciranno nemmeno a dare risposta a tutti gli utenti dell’anno scorso» spiega il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Andrea Ussai che su questo argomento ha depositato oggi una interrogazione rivolta alla giunta Serracchiani.
«Vogliamo sapere se l’esecutivo regionale abbia intenzione di procedere a un differimento dei termini stabiliti per la presentazione delle domande relative ai contributi per i quali è prevista una scadenza perentoria, anche d’intesa con i comuni presenti nel Friuli Venezia Giulia – sottolinea il consigliere M5S -. La giunta Serracchiani deve inoltre chiarire se le problematiche relative all’emissione degli Isee rendano concretamente realizzabile l’entrata in vigore, a decorrere dal 1 aprile, dell’esenzione dal pagamento del ticket da 10 euro sulla specialistica ambulatoriale».
«Finora la politica ha fatto poco per sbloccare la situazione – ricorda Ussai -. Invece di stare a guardare la Regione deve spiegare quali provvedimenti intenda adottare per permettere che l’emissione degli Isee si concluda nei tempi stabiliti. Tutto questo – conclude – per permettere il pieno accesso ai contributi sociali da parte di chi ne abbia i requisiti, visto anche il surplus di richieste che i centri per l’assistenza fiscale stanno incontrando».