“La sentenza del Consiglio di Stato che invita l’amministrazione a individuare luoghi alternativi e dignitosi per consentire ai credenti l’esercizio della preghiera” riporta un po’ di razionalità rispetto a dinamiche controverse che hanno caratterizzato le vicende a Monfalcone.
Commenta così, in una nota, la pronuncia del supremo organo di consulenza giuridico amministrativa la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Rosaria Capozzi.
“La sindaca Cisint – sostiene la portavoce M5S – dovrebbe spendersi per predisporre condizioni inclusive per tutti i suoi cittadini, tutelando le loro prerogative e non alimentare sempre contrapposizioni, iniziando dalla convocazione del tavolo di confronto entro i sette giorni previsti dal Consiglio. Le ultime scelte invece hanno acuito la diffidenza e l’intolleranza nei confronti anche di quella parte di musulmani che vivono nel nostro Paese e sono ben integrati con il tessuto sociale ed economico”.
“Le azioni assunte alimentano una continua campagna elettorale, ma andrebbero limitate soprattutto in un momento storico difficile, in cui spesso dilaga un linguaggio basato su odio e razzismo. E questa sentenza – conclude Capozzi – per noi è una ventata di razionalità”.